Cosa mangeremo domani

Un´alimentazione sana previene la maggior parte delle patologie o comporta, comunque, una cospicua riduzione della loro incidenza. È la condizione primaria per un corretto sviluppo fetale, per una buona partenza fin dalla nascita, è la garanzia di uno sviluppo armonioso, una carta vincente per il buon funzionamento intellettivo e fisico, un benessere duraturo, un antidoto alla depressione, una fonte infinita di piacere conviviale, un complemento essenziale per invecchiare bene.
E la quantità di conoscenze accumulate dalle scienze dell´alimentazione dovrebbe rendere non semplicemente possibile, ma diffusa e generalizzata questa condizione.
In pratica, invece, quanti errori, quante negligenze, quanta ignoranza, abitudini errate, sprechi che si traducono in aumenti ingiustificati di peso, condizioni nutrizionali insoddisfacenti, pasti stressanti, piatti insipidi e standardizzati, cibi vuoti, disturbi digestivi e metabolici.
La questione è delle più serie: dal momento che è possibile, perché non ridurre le spese destinate alla salute adottando un´alimentazione più sana?
Perché il settore agricolo e quello agroalimentare non possono organizzarsi per offrirci la migliore alimentazione possibile?
Perché il consumatore non può essere correttamente informato sulle scelte migliori da attuare?
Non solo sarebbe possibile ottimizzare le spese destinate alla salute pubblica, ma l´agricoltura potrebbe diventare realmente sostenibile, rispettosa dell´ambiente e a misura d´uomo.
Qual è esattamente la situazione, che cosa si può fare per il futuro immediato sono i temi portanti di questo volume: le soluzioni si intravedono a fatica all´orizzonte, ma la posta in gioco è troppo alta per non affrontare seriamente questa sfida.