La conquista dell'inutile di Werner Herzog edito da Mondadori

La conquista dell'inutile

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Pesetti M., Ruchat A.
Data di Pubblicazione:
6 marzo 2007
EAN:

9788804567523

ISBN:

880456752X

Pagine:
347
Formato:
brossura
Argomenti:
DIARI E LETTERE, Singoli registi e produttori
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Descrizione La conquista dell'inutile

Questo testo raccoglie il lungo diario tenuto da Werner Herzog durante i due anni e mezzo di lavorazione del suo film "Fitzcarraldo" nella giungla amazzonica, tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonisti di queste pagine sono, come nel film, la lussureggiante foresta pluviale e le sue popolazioni di indios che a centinaia lavorarono come comparse nella pellicola, oltre a Klaus Kinski, l'attore preferito di Herzog. Nel descrivere la quotidianità di un'impresa che non ha nulla di quotidiano, Herzog arriva a ripensarsi radicalmente come artista e come uomo, riflettendo sul ruolo dell'arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull'ineluttabile crudeltà della natura.

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4 di 5 su 3 recensioni

Genio e folliaDi L. Michele-12 maggio 2012

Una ricca narrazione delle vicissitudini capitate durante le riprese del film "Fitzcarraldo". Abbondnate aneddotica che descrive il burrascoso, quanto utile legame fra Kinski e Herzog personaggi enigmatici, amici-nemici definiti da una complementarietà caratteriale che ha fatto sì che venisse girata la realizzazione di una "pentalogia" che ha rimasto una traccia fondamnetale nel settore cinematografica. Un must per gli estimatori di questi due giganti del cinema tedesco degli anni settanta.

La conquista dell'inutileDi F. Sergio-10 luglio 2011

Liro monumentale, la fatica di fare un film diventa quasi uno sforzo erculeo. 'Fitzcarraldo' è il prodotto di una lotta terribile con il caldo infernale della giungla, con le malattie, le zanzare, le inondazioni, i serpenti velenosi, le difficoltà finanziarie e burocratiche. Numerosi gli incidenti occorsi sul set (tra cui alcuni mortali) e numerosi anche i capricci e le intemperanze dell'attore-protagonista Klaus Kinsky, legato a Herzog da un rapporto di amore-odio. Un rapporto identico è quello che lega il regista alla foresta vergine. Herzog non manca mai di sottolineare quanto la giungla sia spietata e crudele; al tempo stesso, egli è incantato da essa: ciò traspare con forza dalle sue suggestive descrizioni degli animali, delle piante, dei frequenti temporali, delle stesse inondazioni ecc. In effetti, nessun autore di cinema ha saputo raccontare l'Amazzonia come Herzog.

Herzog e l'AmazzoniaDi C. Massimo-10 ottobre 2010

Libro affascinante che documenta una delle più folli imprese della storia del cinema. Impressionanti, infatti, i disagi patiti in prima persona da Herzog (e fatti patire alla sua troupe) per realizzare un film che avrebbe potuto risolversi in un completo fallimento. 'Fitzcarraldo' è il prodotto di una lotta terribile con il caldo infernale della giungla, con le malattie, le zanzare, le inondazioni, i serpenti velenosi, le difficoltà finanziarie e burocratiche. Numerosi gli incidenti occorsi sul set (tra cui alcuni mortali) e numerosi anche i capricci e le intemperanze dell'attore-protagonista Klaus Kinsky, legato a Herzog da un rapporto di amore-odio. Un rapporto identico è quello che lega il regista alla foresta vergine. Herzog non manca mai di sottolineare quanto la giungla sia spietata e crudele; al tempo stesso, egli è incantato da essa: ciò traspare con forza dalle sue suggestive descrizioni degli animali, delle piante, dei frequenti temporali, delle stesse inondazioni ecc. In effetti, nessun autore di cinema ha saputo raccontare l'Amazzonia come Herzog.