A un cerbiatto somiglia il mio amore
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar contemporanea
- Traduttore:
- Shomroni A.
- Data di Pubblicazione:
- 2 luglio 2013
- EAN:
9788804631309
- ISBN:
8804631309
- Pagine:
- 781
- Formato:
- brossura
Trama A un cerbiatto somiglia il mio amore
Israele, guerra dei Sei Giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un ospedale di Gerusalemme. I tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, militare di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania. Preda di un oscuro presentimento, Orah decide di abbandonare tutto e partire, per non essere presente quando gli ufficiali dell'esercito verranno a darle la notizia della morte del figlio. Ad accompagnare la donna c'è Avram, ricomparso nella sua vita dopo più di un ventennio. Il loro viaggio diventa occasione di riflessione e di rimpianto, ma anche di gioia e tenera rievocazione. Fino a che arriverà il momento di tornare a fare i conti con il presente che, tutt'intorno, preme inesorabile.
Recensioni degli utenti
Capolavoro-27 gennaio 2017
Non è facile trovare le parole adatte a commentare questo libro. Qualunque osservazione mi sembra inappropriata e riduttiva. d una storia d'amore, una vera storia d'amore, ma un amore inteso nel suo senso più ampio come amore nei confronti di un figlio, nei confronti di un uomo o di un amico. Ma è anche il racconto di tre vite, che dal giorno in cui si sono unite hanno sempre proceduto l'una in funzione dell'altra. Di certo non è di facile lettura, un po' per gli argomenti trattati (la guerra, la prigionia, le torture) un po' per lo stile (per esempio i dialoghi inseriti nel testo senza le classiche virgolette o la mancanza di suddivisione in capitoli). Per essere apprezzato non può essere letto velocemente o con superficialità ma ogni pagina deve essere assaporata fino in fondo. Anzi a me è capitato di rileggere più volte la stessa pagina, perché così bella, così evocativa, così emozionante che mi dispiaceva quasi proseguire la lettura. In alcuni tratti è profondamente commovente, come nella parte in cui Orah rievoca il periodo in cui intratteneva corrispondenza epistolare con Avram. Le dichiarazioni d'amore di Avram, sebbene a volte suscitino un sorriso per la loro ironia, sono così profonde, così toccanti e così sapientemente espresse che non possono lasciare indifferenti.