Cento per cento di Sacha Naspini edito da Perdisa Pop

Cento per cento

Editore:

Perdisa Pop

Collana:
Arrembaggi
Data di Pubblicazione:
24 gennaio 2011
EAN:

9788883725388

ISBN:

8883725387

Pagine:
109
Formato:
brossura
Argomento:
Boxe
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Cento per cento

"Sono nato pugile, con la testa da pugile, il modo di camminare da pugile e tutto il resto. Al cento per cento. Non al settanta o al novantanove. Al cento per cento, signori miei. E uno così, in questo mondo di pugili al sessanta e all'ottanta per cento, fa baldoria, credetemi". Così si presenta Dino Carrisi, immigrato italiano che ha iniziato con gli incontri clandestini per poi diventare due volte campione del mondo. Un grande boxeur che avrebbe continuato a vincere, se non fosse finito in carcere per l'omicidio della moglie. Da anni vive barricato in casa, malandato, scontroso, dedito al fumo e all'alcol. Oggi però ha deciso di concedere un'intervista in esclusiva. Ed ecco il documento integrale di quell'intervista, ecco che dalla sua voce affiora lo spettacolo di una vita non comune, dai primi incontri illegali alle luci sfavillanti della fama, dall'amore al rapporto con il suo allenatore, e poi gli incontri, i pugni, le sfide. Ad affiorare, però, sarà anche un'altra verità, una verità che arriva alla fine come un cazzotto ben preparato e assestato: il degno finale per un campione incapace di finire al tappeto.

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5 di 5 su 1 recensione

Veramente coinvolgenteDi M. Renzo-25 giugno 2009

Dino Carrisi, un immigrato italiano, è stato in passato uno dei più grandi pugili americani, arrivando per ben due volte a conquistare il titolo mondiale, ma, soprattutto, è stato un cento per cento, cioè uno nato esclusivamente per combattere sul ring, una specie di genio della "nobile arte". Ora, vecchio, quasi in povertà e ubriacone, coglie l'opportunità di un'intervista televisiva della rete Canale 2 per raggranellare un po' di soldi, ma prevalentemente per realizzare un disegno che ha costruito giorno per giorno. Lo spettacolo così diventa il riassunto della sua vita, dai primi pugni negli incontri sotterranei fino alla gloria, e poi a venti anni di carcere scontati per il presunto omicidio della moglie. Raccontato in presa diretta, come solo può esserla un'intervista televisiva, Cento per cento è un'opera di grande bellezza, originale quel che basta, senza cioè diventare alla lunga fine a se stessa, scritta con quella capacità che ho sempre riconosciuto a Naspini di delineare fatti, ambienti e personaggi con immediatezza, senza banalità o superficialità, con quell'attitudine naturale che ha l'autore di scavare dentro, di incidere, mettendo a nudo l'anima del protagonista in cui il lettore finirà prima o poi per trovare qualche tratto che lo accomuna. Non è il solito ritratto del pugile suonato e piagnone, è uno scorcio di vita che riemerge dalla memoria, come se uno fosse lì, davanti a te, per parlarti di sé, di ciò che è stato, di ciò che avrebbe voluto fare e non ha fatto. Non c'è una riga di monotonia, non c'è nulla di già letto, c'è una vicenda umana che lentamente porta a uno stato emotivo che esplode nel sorprendente finale. La vita come spettacolo, propria dei media, viene ribaltata, e così anche l'intervistatore entra nella vita vera, come protagonista, così che al termine emergerà solo la realtà, nuda, anche crudele, l'ultimo KO costruito da un pugile cento per cento. Posso solo dire, da ultimo, che questo racconto lungo mi ha entusiasmato, dopo una lettura coinvolgente come poche.