
Libro Villa del seminario di Sacha Naspini
Trama libro
Grosseto ha un primato nella storia dell’Olocausto: è l’unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto d’affitto con un gerarca fascista per la realizzazione di un campo d’internamento. A Roccatederighi, tra il ‘43 e il ‘44, nel seminario del vescovo furono rinchiusi un centinaio di ebrei destinati ai lager di sterminio. Questa è anche la loro storia. Maremma toscana, novembre ‘43. Le Case è un borgo lontano da tutto. Vista da lì, anche la guerra ha un sapore diverso; perlopiù attesa, preghiere. Il razionamento, che si aggiunge alla povertà. Inoltre, si preannuncia un inverno feroce… Dopo la diramazione della circolare che ordina l’arresto degli ebrei, ecco la notizia: il seminario estivo del vescovo è diventato un campo di concentramento. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Oggi ha cinquant’anni. Schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Ma c’è Anna, l’amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più… René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. In realtà, non ha mai avuto il coraggio di fare niente. Le sue giornate sono sempre uguali: casa e lavoro. Rigare dritto. Anna ha un figlio, Edoardo, tutti lo credono al fronte. Un giorno viene catturato dalla Wehrmacht con un manipolo di partigiani e fucilato sul posto. La donna è fuori di sé dal dolore, adesso ha un solo scopo: continuare la rivoluzione. Infatti, una sera sparisce. Lascia a René un biglietto, poche istruzioni. Ma ben presto trapela l’ennesima voce: un altro gruppo di ribelli è caduto in un’imboscata. Li hanno rinchiusi là, nella villa del vescovo. Tra i prigionieri pare che ci sia perfino una donna… Settebello non può più restare a guardare escoprirà che la Resistenza può partire dal basso. Addirittura dalla suola delle scarpe.
Recensioni degli utenti
Buono! - 9 marzo 2023
La storia che racconta Naspini è quella di Maciste, un semplice ciabattino, che si trova coinvolto nella Resistenza. Naspini racconta un pezzo di storia della Maremma con delicatezza anche se la storia della villa del seminario fa parte delle cose che vorremmo dimenticare. Consigliato.