Cancroregina

Un adulto asociale, stanco della monotonia della vita e della normalità della società, sogna un giorno di potersi allontanare da tutto questo. Incontra un personaggio un po' fuori dal comune, come lui misantropo, e che può sembrare di primo acchito un pazzo. Questi ha in progetto di abbandonare la Terra mediante l'ausilio di Cancroregina, una specie di navicella-animale in grado di portare i due sulla Luna, lontano quindi dalle psicosi dell'umanità. Durante il viaggio lunghissimo che hanno davanti, Filano (il nome inventato dello scienziato pazzo) muore e il nostro protagonista rimane da solo ad affrontare le avversità dello spazio. Da lassù osserva la Terra e vede che ciò che prima aveva disprezzato, ora gli manca tantissimo: lui è solo, mentre l'umanità sulla Terra continua a sposarsi, a riprodursi, a lavorare e ad essere in qualche modo felice. Riuscirà a tornare sulla Terra e a riprendersi quel che prima detestava, ma al quale ora ambisce? O morirà insieme a Cancroregina a migliaia di chilometri dalla Terra?

Cancroregina è un vascello spaziale e animale, l'ennesima creatura che va a popolare il largo bestiario landolfiano. Landolfi è uno che con la penna potrebbe fare ciò che più gradisce, qui lo dimostra per i molti sensi che questo libro vuole avere. Approfondisce la lingua italiana, ne crea un'altra inventando vocaboli o riscrivendo i percorsi significativi dei termini. E tutto in un romanzo geniale, fantastico!