Descrizione Il cacciatore di storie
Il fascino che ha catturato e cattura i lettori - ormai milioni in tutto il mondo - dei due bestseller di Khaled Hosseini, "Il cacciatore di aquiloni" e "Mille splendidi soli", nasce soprattutto dalle storie: storie di uomini e donne, di amori e conflitti, di vite e destini. Ma quelle stesse storie, pur così universali, non potrebbero essere senza l'Afghanistan, che - ben più di un semplice sfondo - le contiene, le accoglie, le determina. Isabella Vaj, che Hosseini l'ha conosciuto da vicino traducendolo, è partita dai due romanzi per fare un viaggio alla scoperta della millenaria cultura del popolo afghano, tratteggiandone i miti, le leggende, la storia, le tradizioni, le ricchezze artistiche e naturali. Dall'archetipo dell'amore fatale incarnato da Laila e Majnun allo splendore dei lapislazzuli del Badakhshan, dalle lontane origini del gioco del buzkashiai ai riti dell'ospitalità e della buona tavola, dai manufatti d'oro di Tillya Tepe ai buddha giganti di Bamiyan, dalle spassose barzellette sul Mullah Nasruddin agli antichi splendori del Rinascimento timuride, un invito a conoscere quello che le cronache e i reportage dei giornali difficilmente raccontano.
Recensioni degli utenti
DA NON PERDERE!-27 luglio 2011
Interessante e mai noioso, Isabella Vaj trae spunto dai libri di Hosseini e ci guida attraverso la storia, la cultura, la letteratura e le tradizioni di un Afghanistan, dimostrandoci la grandezza di un Paese tanto sfortunato e soprattutto la simmetria con la nostra storia e la nostra cultura occidentali. Scopriremo poemi paragonabili a quelli omerici o personaggi letterari vivi nella nostra tradizione regionale (come il Giufà siciliano!)... E scopriremo con grande stupore che i culurgiones non sono solo una specialità sarda! Assisteremo alla distruzione dei Buddha di Baminyan e soffriremo di fronte all'Atlantide afghana che decenni di guerre hanno fatto inabissare.
DA NON PERDERE!-27 luglio 2011
Interessante e mai noioso, Isabella Vaj trae spunto dai libri di Hosseini e ci guida attraverso la storia, la cultura, la letteratura e le tradizioni di un Afghanistan, dimostrandoci la grandezza di un Paese tanto sfortunato e soprattutto la simmetria con la nostra storia e la nostra cultura occidentali. Scopriremo poemi paragonabili a quelli omerici o personaggi letterari vivi nella nostra tradizione regionale (come il Giufà siciliano!)... E scopriremo con grande stupore che i culurgiones non sono solo una specialità sarda! Assisteremo alla distruzione dei Buddha di Baminyan e soffriremo di fronte all'Atlantide afghana che decenni di guerre hanno fatto inabissare.