L' amministratore

La mia storia d'amore (intellettuale, naturalmente) con Trollope è iniziata qui, con la lettura di questo libro. Fino a pochi mesi fa non ero neppure al corrente della sua esistenza. E questo è inspiegabile. Siamo infatti al cospetto di un Romanziere con l'iniziale maiuscola non per caso. Per me è allo stesso livello di Dickens, con cui condivide provenienza ed epoca, altro autore amato, ma con un'ironia ancora più spiccata, se possibile. Per non parlare di come caratterizza i personaggi rendendoli tangibili. L'amministratore è il primo di sei libri della serie "Le cronache del Barset", il più piccolo per numero di pagine al cospetto degli altri che hanno dimensioni "ragguardevoli", nulla lasciato al caso secondo me, come se non avesse voluto spaventare i possibili lettori, regalando loro questo invito alla prova, ben consapevole che chi lo assaggerà difficilmente potrà farne più a meno, come è successo al sottoscritto. Provare per credere.

Parlo di questo, ma consiglio tutto il ciclo del Barset: entri in un mondo con personaggi di grande apparenza e di grande sostanza, ricco di dilemmi morali, storie, sentimenti, descrizioni finissime. Ti affezioni ai personaggi, in queste lunghe storie agrodolci, dove talvolta alcuni riferimenti sono datati, ma aiutano a comprendere un mondo, ed una passione. L'autore ha introdotto le cassette della posta inglesi, quelle rosse: i suoi romanzi sono così, non sfavillanti ma piacevolissimi. Non è la Austen, ma a volte ci va vicino.