Allmen e le dalie
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Traduttore:
- Cervini E.
- Data di Pubblicazione:
- 5 febbraio 2015
- EAN:
9788838932588
- ISBN:
8838932581
- Pagine:
- 224
- Formato:
- brossura
Descrizione Allmen e le dalie
Johann Friedrich von Allmen "mette insieme persone e opere. Anzi le rimette insieme. Opere rubate, scomparse, smarrite, perdute". In altri termini, fa il segugio di pezzi d'arte di grande valore, per lo più di stile decadente, vicini alla sua malinconia di dandy che ha dilapidato tutta la ricchezza paterna. Per lui e i suoi due aiutanti clandestini in Svizzera, il guatemalteco Carlos e la colombiana Maria, in questo caso il lavoro, ben pagato, è di rimettere insieme Dalia Gutbauer, milionaria centenaria, con le Dalie di Fantin-Latour, il grande pittore francese. Un dipinto mai più visto da nessuno e riemerso per vie misteriose dal passato della finanziera. Al quadro rubato è legata una terza dalia, Dalia Fioriti, bellissima giovane dalla pelle bianca come un petalo, amatissima da un uomo d'affari pericoloso. Allmen deve capire cosa lega tra di loro le vecchie figure che vivono attorno alla decrepita madame nell'hotel dalla passata fortuna che la ospita: un viveur prossimo alla fine, una maliarda dal viso di ragazza e le mani rugose, due sorelle pettegole, una fredda assistente privata, un elegante signore dai modi di avventuriero. Quale storia si nasconde dietro ciascuno di loro.
Recensioni degli utenti
Con una tazza di tè......-25 febbraio 2015
Romanzo scritto con il solito velo d'ironia e di sarcasmo. Sotto questo velo si dovrebbe nascondere una critica feroce al sistema gestito dai poteri economici forti della Svizzera, sistema retto da cariatidi della finanza scevra di sentimenti. Sinceramente io questa critica, velata o non velata, non l'ho notata. Quello che invece ho constatato con piacere è che anche questa volta Suter è riuscito a confezionare un discreto libro giallo. Giallo atipico, senza alcun delitto, perché Allmen ricerca opere d'arte. Suter muove il protagonista in un'ambientazione simile a quelle di Agatha Cristie, e il risultato è un protagonista alla Arsenio Lupin: un po' dandy, un po' mascalzone, un po' gentiluomo, un po' vecchio. Decisamente vecchia è la persona che gli commissiona la ricerca del dipinto rubato, un'eccentrica milionaria quasi centenaria. Decrepito è anche l'hotel, il vecchio amante, l'antica rivale, il paesaggio, il contesto, tutto. Nuova è sola la malavita, spietata, attuale e senza alcuna remora (anche in Svizzera), che Allmen per mentalità non sa affrontare. Scritto in punta di penna, ben attento nell'evitare acuti troppo forti, in uno stile da commedia d'altri tempi, gradevole, da centellinare pagina per pagina con una tazza di tè in mano, una coperta e un amico a quattro zampe al fianco