Afghanistan Picture Show ovvero, come ho salvato il mondo di William T. Vollmann edito da Alet Edizioni

Afghanistan Picture Show ovvero, come ho salvato il mondo

Collana:
Perieli
Traduttore:
Birattari M.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2005
EAN:

9788875200114

ISBN:

8875200114

Pagine:
344
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Trama Afghanistan Picture Show ovvero, come ho salvato il mondo

Nel 1982, all'età di 22 anni, determinato a combattere i russi a fianco dei mujaheddin, l'autore, scrittore americano, è andato in Afghanistan. In questa autobiografia, egli descrive il ritratto di un giovane costretto a fare i conti con la propria ingenuità politica; l'avventura di un volenteroso altruista costretto a sentirsi sempre come uno straniero. Una narrazione che ribalta il "mito dell'uomo bianco" colonizzatore e dominatore e che s'interroga sul rapporti tra verità, vita e destino.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 18.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 2 recensioni

Consigliato da Saviano. E' quanto direDi u. giovanni-29 marzo 2011

Letto per la prima volta, dopo aver visto una recensione intrigante di Saviano. Come ho avuto modo già di dire Vollmann è un autore particolare. Vive i racconti prima di scriverli. Questa opera giovanile è intrisa di ingenuo velleitarismo ma le riflessioni sull'invasione sovietica dell'Afghanistan e sul comportamento ambiguo dell'occidente sono ancora attuali.

La carne viva della scritturaDi B. Valerio-7 luglio 2010

Vollmann è uno scrittore sopra le righe, per il modo da lui scelto di essere scrittore, prima ancora che per la propria (straordinaria) qualità letteraria. La scelta di comprendere le dinamiche autentiche dell'aggressione sovietica all'Afghanistan , al di là delle contrapposte posizioni mediatiche dell'epoca della Guerra Fredda, nonchè la decisione, tanto ingenua quanto profondamente etica, di provare ad aiutare autenticamente il popolo afghano, lo porta a catapultarsi prima in Pakistan, nelle aree abitate dai rifugiati afghani, e successivamente a sfidare la morte, entrando in Afghanistan con un gruppo di mujahidiin, i partigiani antisovietici. Vollmann in tal modo fa scaturire la sua prosa potente, colta, verace e ironica da una esperienza assolutamente eccezionale per uno scrittore occidentale contemporaneo. Entrare nell'universo poetico e filosofico dello scrittore americano consente al lettore di assaporare l'appagante bellezza della letteratura che trasmette e suscita riflessioni profonde sulla dimensione contemporanea dell'esistenza umana: la guerra, l'umanitarismo e il controverso rapporto tra gli "occidentali" e gli altri popoli del pianeta, la perversa capacità della politica di condizionare e sconvolgere le vite della gente comune. Leggere questo testo di Vollmann può infine indicare una via da seguire ai giovani che si vogliano dedicare all'attività letteraria mettendosi in gioco in prima persona, e permettere ai lettori di ogni età di sentire quanto vasto e complesso può diventare il rapporto tra gli scrittori e il mondo nel quale tocca loro di vivere.