Acquarium

Stilisticamente sperimentale, creativo non per scelta ma per vocazione. Un uso dei sostantivi "fiabesco" inseriti in una trama a tratti noir, sono fermamente convinto, dopo la lettura del libro che l'autrice sia predestinata a un "mestiere" più che a un lavoro. Quello di raccontare, proprio come una volta, suggestionando il lettore con immagini e suoni. Interessante l'inserimento nei racconti di brani famosi del pop italiano anni 7080. Non si tratta di citazioni sembra che l'artista stia cantando. Bello mi piace anche questo. Emerge una sensibilità molto particolare, dai contorni forti, dove riescono a convivere elementi caratterizzanti opposti... E questo è tipico di una scrittrice o di un profilo artistico... Suggerisco all'autrice che conosco personalmente di non lasciar trascorrere troppo tempo dal secondo romanzo e di entrare ancora più dentro in un mestiere che le calza a pennello. A proposito del testo, lascio i commenti che la lettura mi ha immediatamente suscitato: l'approccio e lo stile rappresentano l'autrice in modo pieno e assoluto: periodi brevi e circostanziati (la nettezza del suo carattere... Mi piace) identificano il fatto che ha già trovato lo stile di Monica (come x il campione di golf trovare lo "swing"); la partenza del libro è bruciante (anche qui vedo un po' della sua personalità da centometrista più che maratoneta) ; da ultimo, una vena malinconica e un pessimismo a intermittenza segnano le pagine in contrapposizione alla grande energia che esprime (ecco gli opposti che convivono). Trama impegnativa e appassionante, seppure mi riservi una rilettura, per cogliere appieno la complessità dei significati.