2666 di Roberto Bolaño edito da Adelphi
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2666

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Traduttore:
Carmignani I.
Data di Pubblicazione:
14 ottobre 2009
EAN:

9788845924354

ISBN:

8845924351

Pagine:
963
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama 2666

Delle molte leggende alla cui nascita Bolano stesso ha contribuito, l'ultima riguarda la forma che "2666" avrebbe dovuto assumere. Si dice infatti che l'autore desiderasse vedere i cinque romanzi che lo compongono pubblicati separatamente, e se possibile letti nell'ordine preferito da ciascuno. La disposizione, ammesso che sia autentica, era in realtà un avviso per la navigazione in questo romanzo-mondo, che contiene di tutto: un'idea di letteratura per la quale molti sono disposti a vivere e a morire, l'opera al nero di uno scrittore fantasma che sembra celare il segreto del Male, e il Male stesso, nell'infinita catena di omicidi che trasforma la terra di nessuno fra gli Stati Uniti e il Messico nell'universo della nostra desolazione. Tutte queste schegge, e infinite altre, si possono in effetti raccogliere entrando in "2666" da un ingresso qualsiasi; ma fin dall'inizio il libro era fatto per diventare quello che oggi il lettore italiano ha modo di conoscere: un immenso corpo romanzesco oscuro e abbacinante, da percorrere seguendo una sola, ipnotica illusione - quella di trovare il punto nascosto in cui finiscono, e cominciano, tutte le storie.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

Un'esperienzaDi c. matteo-5 febbraio 2017

Non è uno dei migliori libri che abbia letto, perché non è solo un libro: è un'esperienza. Non tanto per la mole, ma per l'ambizione. Una sorta di universo a sé, autarchico, immaginifico, da prendere o lasciare. Alcuni passaggi sono veramente pesanti (anche se mai completamente noiosi), mentre altri sono sublimi. Penso che il senso generale dell'opera sia qualcosa di superiore, indefinibile, inquietante.

CircolareDi M. Amalia-18 agosto 2013

Ammetto di non aver afferrato interamente la portata di questo libro, ritenuto da molti un capolavoro, però ne apprezzo la circolarità, l'idea che tutto debba finire in Messico, nella città di Santa Teresa. Ritengo che le parti migliori siano la prima e l'ultima, dove prevale l'elemento narrativo europeo. Però la capacità di affabulazione dimostrata in genere da Bolano, e questo nell'interezza del libro, costituisce innegabilmente una ricca fonte, per così dire, inesauribile. Ma ho trovato la parte dedicata ai delitti prolissa e poco stimolante sul piano emotivo. Rimane l'ammirazione, e tanto basti.

2666_Di l. Maria-29 ottobre 2010

è un romanzo che, per ampiezza, respiro, umanità e visione mi ha dato sensazioni molto vicine a quelle datemi dai Miserabili. La parte dei delitti è una delle cose più incredibili che abbia mai letto, qualcosa che non si vorrebbe mai smettere di leggere.

2666.Di a. gianmarco-8 ottobre 2010

Roberto Bolano ci ha regalato una straordinaria esperienza di lettura. Sì, perchè 2666 è soprattutto questo: essendo un' opera divisa in cinque parti, lunga e a tratti faticosa, densa e ingarbugliata non necessariamente permette al lettore di farsi un' idea chiara della storia o delle storie che raccoglie. Ha la forza di un fiume impetuoso che a volte straripa, soprattutto nella descrizione delle emozioni dei personaggi, che sono tanti, tutti importanti, tutti degni di un ruolo da protagonista, ma infine tutti funzionali al perno dell' opera che è il misterioso scrittore Benno von Arcimboldi. Una prova di altissima metaletteratura, una matrioska di romanzi che solo un grande scrittore poteva riuscire a costruire.

non trovo il paragoneDi C. Isabella-15 agosto 2010

sorprendente capacità di creare la storia nella quale creare vicende: una nuova storia del mondo nel quale ogni invenzione dell'autore sembra possibile e credibile ed i protagonisti sembrano esistere da sempre nella memoria collettiva. lo consiglio a chi ama borges, cortazar, diogo mainardi