War horse

È uno tra i migliori libri che abbia mai letto. La storia è emozionante, non mi sono mai annoiata. Ci sono stati punti in cui mi sono commossa. È anche abbastanza facile da capire. Questo romanzo fa capire che i cavalli non sono solo animali che non capiscono niente e si fregano di tutto, perché anche gli animali hanno un cuore e un anima. Un libro favoloso che consiglio a chiunque.

Ci viene presentata la guerra sotto un punto di vista un po' inconsueto, visto che il primo conflitto mondiale viene raccontato dal punto di vista del cavallo Joey, che è costretto a lasciare la sua fattoria e il suo padroncino perché viene venduto alla cavallerie inglese. Ed eccolo quindi raccontarci le sensazioni di questo forzato abbandono e lo smarrimento provato quando arriva al fronte e viene costretto a trainare i cannoni. Il dolore e la tristezza delle trincee, il terrore dei bombardamenti e anche l'agonia dei feriti non ci vengono risparmiati dal suo sguardo e dal suo racconto, finché fortunatamente la guerra finisce e il protagonista riesce a ritornare dal suo padroncino.

Quando gli animali sono protagonisti dei libri sono il primo a farmi avanti nella libreria. Questo titolo infatti è molto bello e anche simpatico, presenta un modno spensierato e anche abbastanza intrigante, merito di una scrittura all'altezza e semplice che però si mostra immediata e incalzante a un ritmo sempre intrigante.

Questo libro ricorda un po' la storia di Spirit, il cavallo selvaggio, protagonista di un bellissimo film d'animazione di qualche anno fa, musicato in Italia dal bracissimo Zucchero Shugar Fornaciari. Dato che nelle sale c'è in programmazione la pellicola War Horse, ho voluto leggere il volume. E non ne sono stato deluso!