Vorrei incontrarti ancora una volta

In "Vorrei incontrarti ancora una volta" di Kate Eberlen, la scrittrice esordiente, autrice di questo fenomeno letterario, ci lancia un messaggio importante: noi ogni giorno incontriamo tante persone e molte di loro non le vedremo mai più, ma comunque potrebbero averci lasciato qualcosa di importante, di raro, di sacro. Accade così a Gus e Tess, due diciottenni in visita a Firenze, che nella magia dell’arte, della storia e della bellezza della Basilica di San Miniato incrociano i loro volti e si innamorano. Non sanno se è l’estate, il travolgente fascino della Toscana, ma i due ragazzi si amano follemente e si promettono di rivedersi. Ma non sanno che il destino ha in serbo per loro strade diverse e una separazione. Tess sarà costretta ad abbandonare tutti i suoi sogni per occuparsi della sorellina più piccola e Gus dovrà rinunciare all’arte per un percorso che non voleva e che lo trascina lontano da tutti. La vita li ha separati e quell’estate toscana sembra lontana e impossibile. Passa il tempo e rimangono solo dei ricordi, ma poi un giorno le loro strade si incrociano nuovamente: è evidentemente il destino. Che cosa ha in serbo per loro la vita? Forse allontanarsi e rincontrarsi eternamente, in modo perpetuo e ineluttabile. Kate Eberlen ci crede davvero al destino e alla possibilità di non separarsi da una persona. Lo dimostra in "Vorrei incontrarti ancora una volta", con le sue pagine a dir poco magiche e felici.