I volatili del Beato Angelico

Un amico mi ha consigliato questo prolifico autore Vi piacerà tanto che vorrete rileggerlo al più presto. La concessione d'indulgenza che l'autore sembra chiedere per se stesso, introducendo i racconti come fossero solo abbozzi, appunti, o entità in forma larvale, si applica a parer mio solo ad un paio dei brani presentati. La maggior parte avrà respiro magari non ampio, ma l'aria che entra nei polmoni è ricca d'ossigeno. In particolare i pezzi che aprono e chiudono la raccolta ("I volatili del Beato Angelico" e "Ultimo invito") sono puro godimento: il dialogo tra Guidolino ed i sognanti viaggiatori, così come la vocazione di Lisbona per il salto sono immagini che vanno ben al di là del divertissement. Anche "L'amore di Don Pedro" e quella sorta di post scriptum al "Notturno indiano" sono davvero degne di nota.