Vizi nascosti

La Dorrenstein riesce ad essere incisiva senza appesantire troppo l'intreccio: una famiglia moderna, costituita da una giovane madre di tre figli avuti da tre uomini diversi e un compagno che non è il padre di nessuno dei tre, parte dall'Olanda per un campeggio verso la Scozia. La decenne Christine, bambina irrequieta e sfrontata che vorrebbe essere un angelo vendicatore, si volatilizza insieme al piccolo Tommy e incontrerà sulla sua strada Agnes, anziana maestra che non si è mai sposata ma ha vissuto tutta la vita all'ombra dei quattro fratelli maggiori che a loro modo hanno creduto di proteggerla dal mondo e dalle sue ingiustizie. Non è così, ovviamente, e la narrazione dei fatti e delle memorie di Agnes ce ne svelerà lentamente i particolari, le storie, le piccole maldicenze, le cattiverie, le incomprensioni, i silenzi. Ed anche della famiglia di Chris scopriremo a poco a poco quello che appare seminascosto sotto la superficie, in ombra, volutamente occultato alla vista. Tutto sommato, il libro si legge con piacere pur non essendo un capolavoro immortale della letteratura; il personaggio di Agnes Stam è sicuramente il meglio delineato, quello per cui si prova vera empatia e una delicata tristezza, mentre la madre di Chris sembra mancare di spessore e approfondimento psicologico pur nell'angolino in cui volutamente l'autrice relega il suo personaggio. Piacevole lo scenario di Port na Bà, sull'isola scozzese di Mull, proprio di fronte all'isola di Skye, con le sue ampie, candide spiagge nordiche e la campagna viva e rigogliosa, con la sua gente rude ma schietta. Forse si poteva aggiungere qualche altro elemento a questo romanzo, si chiudono le ultime pagine con la sensazione che qualcosa sfugga. Peccato, perché i momenti di autentica commozione ci sono, tutti costruiti attorno alla dolce, malinconica Agnes.