La vita delle ragazze e delle donne di Alice Munro edito da Einaudi

La vita delle ragazze e delle donne

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Basso S.
Data di Pubblicazione:
19 marzo 2019
EAN:

9788806240646

ISBN:

8806240641

Pagine:
293
Formato:
brossura
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Trama La vita delle ragazze e delle donne

«Perché quel che volevo era ogni singola cosa, ogni strato di conversazione e pensiero, pennellata di luce su una corteccia d'albero come su un muro, ogni odore, ogni buca, dolore, fessura, illusione, tenuti immobili, insieme: in un'inestinguibile radiosità».
Del Jordan vive nella campagna dell'Ontario, e l'idea che inizia a farsi delle donne è quella che si può fare una bambina il cui padre alleva e scuoia volpi. Crescendo però frequenta sempre di più la città, e si avventura tra modelli femminili che sembrano aprire a un mondo di possibilità completamente nuove. Esplora le prime pulsioni adolescenziali e capisce che all'amore segue inesorabile la perdita. E infine scopre la scrittura, ancora di salvezza nel mare di cose e persone che passano e svaniscono.
Pubblicato nel 1971, "La vita delle ragazze e delle donne" è l'unico romanzo di Alice Munro. Ed è anche l'autobiografia, meravigliosamente mascherata, dei suoi anni giovanili. Anni densi di incroci, passioni e delusioni che hanno segnato nel profondo la sua esistenza di donna e scrittrice. Traduzione di Susanna Basso.

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4 di 5 su 1 recensione

Il primo (ma non nuovo) romanzo della MunroDi E. Nunzia-8 aprile 2018

La Munro è una grande scrittrice. Insignita del Premio Nobel nel 2013 e del Man Booker Prize nel 2009. È famosa per le sue raccolte di racconti, però. Questo è il suo unico romanzo. E neanche tanto nuovo. Uscì per la prima volta nel 1971 oltre oceano. Qui da noi proposto dalla Einaudi nel marzo di quest'anno. A leggerlo però, non sembra scritto poi così tanto lontano nel tempo. La protagonista Del, vive il periodo della seconda guerra mondiale in un paesino in Canada, Jubilee. Da bambina quale è ci descrive i giochi con suo fratello Owen e la sua vita in un paesino di campagna. Crescendo, Del per seguire una madre "innovatrice" e neo venditrice di enciclopedie ( e dispensatrice di consigli sull'istruzione delle fanciulle) si trasferisce con lei lontana dalla fattoria, dove tornano solo nel fine settimana, per impiantarsi in affitto in una casa in città. L'aggettivo "innovatrice" per la madre di Del, calza se pensiamo che all'epoca ben poche erano le donne che davano seguito agli studi a discapito di figli e marito, e pensare che questa donna volesse per la figlia un futuro diverso, di studi, di carriera, quando siamo solo negli anni '40-'50 la fa apparire quasi come una eroina. Del vive la sua adolescenza tra la curiosità del suo corpo che cambia, la voglia di essere come tutte le altre fanciulle sue coetanee, cioè agghindata con smalto, il trucco, i capelli ben acconciati, e la radicata importanza, ormai insita in lei, di coltivare la sua conoscenza, ascoltando l'aria di un'opera, o leggendo tutti i romanzi che le capitino a tiro per casa o in biblioteca. Ho sentito Del tristemente vicina. Anche a me è capitato di dover combattere tra una parte che voleva conformarsi al resto del gregge e l'altra che reclamava una sera a teatro (o cinema) , la lettura di un libro o l'ascolto di musica corroborante. Questo mi ha colpita molto e mi ha fatto molto amare questo romanzo, e la sua protagonista che infine sceglie per la strada che meglio crede per se, non senza aver prima peregrinato tra indecisioni bibliche, dubbi religiosi, interrogativi etici e quant'altro. È negli interrogativi, nei dubbi di questa ragazza il bello di questa storia. Davvero interessante.