Vita precaria e amore eterno di Mario Desiati edito da Mondadori

Vita precaria e amore eterno

Editore:

Mondadori

Collana:
Strade blu
Data di Pubblicazione:
marzo 2006
EAN:

9788804550365

ISBN:

8804550368

Pagine:
217
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Trama Vita precaria e amore eterno

Il protagonista di questo libro ha quasi trent'anni ed è un precario in tutto tranne che nell'amore. I suoi sentimenti sono per Antonia Farnesi detta Toni. Per lei sarebbe disposto a qualunque cosa, anche a un crimine. Martin Bux è nato in Sicilia, a Castiglioni, un paese vicino alla base NATO di Sigonella, un luogo di miseria e di violenza, dove non c'è spazio per Martin e i suoi eccentrici genitori. La famiglia Bux emigra così a Roma, una Roma che rivela al giovane Martin i suoi volti molteplici. È una Roma contraddittoria, cinica, minacciosa, ma anche mozzafiato; una città di grandi ricchezze e grande povertà, come quella con cui la famiglia piccoloborghese dei Bux è costretta a fare i conti.

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2 di 5 su 2 recensioni

Vita precaria e amore eternoDi M. Gerardo-20 luglio 2011

Scritto veramento orripilante, era da tempo che non leggevo una simile marea di sciocchezze, piatte e stereotipate. Prendi una storia esile esile con tanto di sorpresa finale stratelefonata, una "voce" di personaggio tra le pi odiosamente cupe e negative in cui mi sia mai capitato di imbattermi in un romanzo. Un personaggio che odia il lavoro ai call centre, schifa la Sicilia natia, detesta il Laurentino, ma non gli piace neppure San Lorenzo perché ci sono i radical-chic e cos via. Non so se la cosa sia stata inconsapevole o voluta. Se voluta - ovvero se lautore si immaginava il suo personaggio proprio cos - direi che la cosa é forse pi grave. Capisco poi la volont nel rappresentare un individuo squallido e chiuso in se stesso, ma su, questo ragazzo chiama un nero "Bingo Bongo" o "Ghanaboy", per sentire simili banalit dovremmo riprendere una di quelle commediacce estive con il mitico Zampetti (lattore Guido Nicheli) che apostrofava il domestico africano. Prendete poi una scrittura sciatta, banale, da De Carlo in pre-pensionamento, con amenit varie tipo "lui comunista, lei democristiana, poi arriv Berlusconi e mise daccordo tutti", o retorica da quattro soldi, da tema di medie inferiori sulla ragazza-brava e innocente-ma si droga e poi muore-perché lo zio la ha stuprata. O una parte dove ho dovuto veramente smettere di leggere per la repulsione, quando il protagonista e la sua ragazza si sputano in bocca a vicenda il cibo. Last but not least, varie incongruenze davvero dilettantesche, ad es. Una per tutte, il protagonista studia lettere, cita Buzzati, legge Petrarca, pu permettersi insipidi scherzetti su Philip Roth (e lattore Tim Roth) ma non ha idea che Lolita sia un romanzo contemporaneo scritto da Nabokov. Anche qui: se la cosa é voluta per qualche motivo, tanto peggio. Mi stupisco non tanto che si pubblichino cose simili (ci mancherebbe, gli editori possono sbagliare) , quanto che il libr (acci) o abbia parzialmente goduto di buona stampa.

Vita precaria e amore eternoDi a. marco-14 luglio 2011

Certamente l'autore non si risparmia, sa scrivere. Il risultato comunque rimane non eccezionale. Purtroppo la precarietà del protagonista si traduce in esornativo espediente narrativo e la caduta a precipizio nel vortice dell'intolleranza e del pregiudizio che avrebbe dovutopotuto condurre Martin a militanze neofasciste e quindi a ben più dirompenti ed ardite soluzioni e svolgimenti viene solo lambita. Questo sì sarebbe stato uno sviluppo tematico tanto più inatteso quanto prevedibile eppure estraneo al profluvio nutellosoveltroniano dei romanzi generazionali sulla nostra (anche mia certo) quotidianità da generazione milleuro o giovinezza happyhour. In ultima analisi un libro che avrebbe dovutopotuto essere ben più scomodo ed illuminante nonostante il finale ne riscatti il banalizzante ripiegarsi ed impigrirsi sui canoni dell'amore folle e disperato.