La vita istruzioni per l'uso di Georges Perec edito da Rizzoli

La vita istruzioni per l'uso

Editore:

Rizzoli

Edizione:
1
Traduttore:
Selvatico Estense D.
Data di Pubblicazione:
12 gennaio 2005
EAN:

9788817005531

ISBN:

8817005533

Pagine:
572
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La vita istruzioni per l'uso

Pubblicato nel 1978, "La vita istruzioni per l'uso" è un meccanismo ingegnoso e divertito che ha coinvolto lettori di ogni paese. Il libro è ambientato in un palazzo parigino, dove si affollano innumerevoli personaggi, sullo sfondo di avventure, delitti, peripezie. Un libro, come scrisse Italo Calvino, sospeso tra pietas e gioco.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 7 recensioni

Splendido spaccato di vita pariginaDi A. Alessia-6 giugno 2022

Perec ha raggiunto l'apice assoluto con questo romanzo. L'OULIPO nella sua realizzazione più splendida. Un palazzo parigino in cui vivono tanti personaggi, tante storie che cominciano con fermi immagine, descrizioni iniziali che mostrano scene ferme per poi prendere vita e far muovere i personaggi e tutto il resto. Una costruzione meravigliosa!

La vita istruzioni per l'usoDi S. Luisa-31 gennaio 2012

Con questo libro, forse il capolavoro di Perec e ormai un classico, nasce la narrazione moderna: multilineare ed esatta. Al lettore viene richiesto un surplus di impegno cognitivo, ma ne vale la pena: se ne esce con una visione nuova della vita e della scrittura. Il fatto che ancora ben pochi scrittori utilizzino questo genere dimostra che rendere narrabile la complessità non è facile.

EntusiasmanteDi C. Klizia-5 luglio 2011

Bellissimo libro che mi ha colpito particolarmente per l'originalità dell'autore. Nonostante le 600 pagine posso dire che mi ha entusiasmata particolarmente per il messaggio che vuole mandare: nella vita puoi organizzare qualsiasi cosa, ma ci sarà sempre un pezzo del puzzle da incastrare all'ultimo momento. Da leggere... Lo consiglio a tutti!

Capolavoro da centellinare.Di S. Bruno-6 maggio 2011

Tempo fa una lettrice - in una sua liberatoria ma conciliante (3 pallini) recensione del poco già letto, ma sicuramente in vista di una sua volenterosa ripresa dell'inizio del compimento della lettura - diceva appunto di avere appena cominciato la lettura di questo libro trovandola (istintivamente?) piacevole, ma di essersi arenata, per grave carenza di "riferimenti", di fronte alla sua impossibilità di capire "chi è la voce narrante". Cerco di rispondere, anche se in questo caso non credo sia illuminante l'identità del Narratore. Comunque, data l'onniscienza qui dimostrata dal loquente, a mio avviso la voce narrante non può che essere quella del Dio-Cui-Non-Cade-Foglia-Che-Lui-Non-Voglia; voce cui potrebbe corrispondere, per i non credenti, quella del Mossad, oppure altra a scelta, ma a vicendevole e sospettosa preclusione, tra FBI o Cia; o altro servizio segreto purché dotato di Google. Scherzo ovviamente, perché perfino a me, nel mio infimo, piace giocare in tutti i sensi con la mia povera lingua: non meno di quanto, risultati a parte, piaccia per esempio fare con la propria ad Eco; e piacque appunto anche a Perec, finché visse, poco purtroppo, con la sua propria splendida e inarrivabile lingua d'origine controllata e garantita. Questo però non è un romanzo, c'è è vero qualche trama privilegiata, ma a tenere banco qui non sono i personaggi in sé ma semmai le loro cose e il luogo, un certo palazzo di Parigi, ove le loro esistenze si sono sfiorate od intrecciate per periodi variabili di tempo. È soprattutto un gioco, un puzzle da comporre, una scommessa dello scrittore sulla propria creatività ed abilità narrativa: e anche una aperta sfida lanciata ai colleghi geni del gruppo Ou. Li. Po (acronimo del francese "Ouvroir de Littérature Potentielle", traducibile in italiano come "officina di letteratura potenziale") , i quali si cimentavano a comporre testi nel rispetto delle regole più strampalate e divertenti. Ne faceva parte, tra gli altri, il grande linguista Raymond Queneau, cui questo lavoro è appunto dedicato dall'autore. Sembrerebbe un gruppo fatto su misura del nostro grande Eco - e Calvino no? - ma ignoro se vi partecipassero. Sia come sia, ne è uscito un capolavoro per originalità e sostanza narrativa. Non leggetelo frettolosamente perché vi perdereste delle chicche meravigliose, ma al contrario gustatelo con calma a piccole porzioni come si fa con i cibi e i vini sopraffini, non fate i cafoni.

La vita istruzioni per l'usoDi f. Pierluigi-4 aprile 2011

Riconosco come indubbia la grandezza di questo autore. Geniale, appassionante intreccio delle futilità e dei nalle che compongono la vita. Un gran libro, certo dopo averlo chiuso sfido chiunque a non sentirsi sollevato ed esclamare: finito! Una bella esperienza, a cui si deve dedicare voglia ed energia, non si può leggere saltando le parti! E d'altraparte non si sarebbe potuto fare più corto, già così alcuni personaggi non rimangono del tutto impressi.

La vita istruzioni per l'usoDi R. Emanuele-3 ottobre 2010

Un giorno lo rileggerò nonostante le sue quasi 600 pagine. E' sicuro, come il ritorno delle zanzare ad ogni estate. Intanto sta in bellavista sul palchetto d'onore della lettereatura spaiata (ai tempi suoi snobbavo i tascabili bur a favore degli einaudi e così ne ho pochi e tutti sparsi per la libreria). Ed è atrettanto certo che lo amerò come allora perché...oui, je suis Georges Perec