Una vita come le altre di Alan Bennett edito da Adelphi
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Una vita come le altre

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Traduttore:
Gini M. G.
Data di Pubblicazione:
24 novembre 2010
EAN:

9788845925474

ISBN:

8845925471

Pagine:
172
Formato:
brossura
Argomenti:
MEMORIE, Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Una vita come le altre

Ci sono stati altri casi di malattia mentale nella vostra famiglia?. Comincia così, con la domanda di un assistente sociale dello Yorkshire, questo commovente viaggio interiore di Alan Bennett. Siamo nell'istituto psichiatrico dove l'anziana madre è stata ricoverata per una grave forma depressiva - così almeno viene definita. Comunque sì, ci sono stati altri casi in famiglia, ma lui non lo aveva mai saputo. È il padre a svelare per la prima volta, in un atto burocratico e liberatorio, la fine drammatica e segreta del nonno di Bennett, e a indurlo a esplorare le storie nascoste e dimenticate degli altri parenti. Ma come si distingue la malattia mentale dalle manie, dalle fobie, dal silenzio, dall'infelicità? Da parte di uno scrittore che in passato non poteva "neanche togliersi la cravatta senza prima far circondare la casa da un cordone di polizia", un libro come questo è un dono inaspettato. Solo di recente, infatti, Alan Bennett ha sentito il bisogno di dedicarsi a quell'attività vagamente disdicevole che è lo scrivere di sé. Cambiando tonalità, forse, rispetto agli scritti esilaranti e feroci che gli hanno dato la celebrità, ma sempre con lo stesso sguardo acuminato e instancabile. Uno sguardo di un'onestà dolente, poco caritatevole soprattutto verso le sue manchevolezze. E l'umorismo? Sotteso - o forse sospeso - in ogni pagina come uno strumento di interpretazione insostituibile, col quale ci si può destreggiare anche fra le tragedie della vita.

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2 di 5 su 4 recensioni

Non il suo miglioreDi R. Grazia-25 marzo 2012

Non posso definire questo libro brutto, ma arrivata circa a metà l'ho trovato noioso. Avendo già letto Nudi e crudi di questo autore forse mi aspettavo una cosa del genere, invece ho trovato un delicato racconto sulla sua storia familiare che non mi ha appassionato più di tanto. Con questo non voglio togliere nulla alla validità come scrittore di Bennet e mi accingerò a leggere altro di lui.

Profondo ma caoticoDi p. elisa-17 giugno 2011

Trattandosi di un'autobiografia, all'autore i contenuti e i tempi sono chiari. Forse non tiene sempre conto che per chi legge non è così, la tecnica del flshback non è usata sempre in modo appropriato e genera confusione. Però il romanzo è profondo e la malattia della madre così ben descritta da far sorgere il buddio che Bennet non abbia solamente osservato e non si sia solo ben documentato. Nel complesso un libro da leggere.

La normalità deve essere raccontata?Di S. Paolo-23 aprile 2011

E' veramente una vita come le altre quella che lo scrittore Bennett si volge a guardare e trova degna di essere raccontata? Probabilmente sì, e la sua famiglia, i suoi genitori, le zie, i nonni, vivono, lavorano, si ammalano, magari finiscono il loro tempo dimenticati in un manicomio come a molti altri, almeno fino a pochi anni fa, poteva succedere, in particolare nelle città e villaggi dell'Inghilterra più popolare. E se l'autore sembra scrivere per sciogliere un debito di riconoscenza verso tutte le persone "normali" che hanno contribuito alla sua formazione, ci viene da chiedere quale è il nostro ruolo di lettori che cerchiamo di apprezzare le vicende della famiglia Bennett ma magari, nella loro normalità, le troviamo estranee alle nostre e non riusciamo poi ad apprezzarle più di tanto. Gli argomenti non sono peraltro consoni al tipico humour di Bennett che in questa occasione si comporta da puro analista, ruolo che dimostra comunque di avere nelle corde, e che riesce a gestire nonostante l'evidente affetto che lo lega alle figure che lo hanno influenzato.

Poco mordenteDi S. Maria-5 gennaio 2011

Pur trattando temi sempre attuali, la famiglia e l'inesorabile ruota della vita, le vicende narrate rimangono sempre un pò sotto tono. Non mi ha convinta molto. Ho letto vari libri nei quali i protagonisti erano i membri di una famiglia e i loro parenti prossimi, ma questo non è tra i migliori.