Le vie della seta. Una nuova storia del mondo
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar storia
- Traduttore:
- Zucca G., Cannillo T.
- Data di Pubblicazione:
- 12 febbraio 2019
- EAN:
9788804707431
- ISBN:
8804707437
- Pagine:
- 725
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Storia: dal 500 d.C. al 1450-1500 d.C.
Libro Le vie della seta. Una nuova storia del mondo di Peter Frankopan
Trama libro
È universalmente noto che le prime grandi civiltà ebbero origine nella regione situata fra le coste orientali del Mediterraneo e l’Himalaya: qui, nella valle dell’Indo e in Mesopotamia, vennero edificate le prime grandi metropoli e fondati i primi vasti imperi. Non altrettanto noto, invece, è che questa stessa regione ha costituito per millenni il crocevia della civiltà. Lungo il suo fitto reticolo di strade che collegavano città costiere e remote località dell’interno, e che già a fine Ottocento prese il nome di «Vie della Seta», battute da mercanti, conquistatori, pellegrini e nomadi provenienti da ogni dove, si sono scambiate materie prime, merci e manufatti, ma anche morte, violenza e malattie, e soprattutto idee nei campi più disparati, dalla scienza alla filosofia; e lungo le sue rotte commerciali hanno visto la luce le grandi religioni (giudaismo, cristianesimo, islam, buddhismo e induismo), che, in paradossale antitesi con quanto accadde più tardi e continua ad accadere oggi, hanno convissuto a lungo in pace e armonia.
In contrasto con la narrazione dominante che celebra il trionfo politico, culturale e morale dell’Occidente quale artefice e custode della «vera» civiltà, con il suo monumentale affresco Peter Frankopan ci invita a guardare alla storia con occhi diversi e a riconsiderare il ruolo cruciale svolto in passato da popoli e luoghi finora pressoché ignorati o relegati sullo sfondo, e in procinto di tornare prepotentemente alla ribalta. Se, come sostiene Frankopan, l’età dell’Occidente volge al termine, diventa più urgente che mai un radicale cambiamento di prospettiva che ci aiuti a comprendere la storia di queste popolazioni e di queste terre, per affrontare in modo consapevole e senza isterismi un processo che sembra ormai irreversibile.