I Viceré di Federico De Roberto edito da Garzanti
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I Viceré

Editore:

Garzanti

Edizione:
18
A cura di:
M. Lavagetto
Data di Pubblicazione:
14 ottobre 2004
EAN:

9788811361442

ISBN:

8811361443

Formato:
brossura
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Trama I Viceré

Avari, fatui, vili, prepotenti: gli Uzeda, la nobile famiglia catanese protagonista del capolavoro di De Roberto, sono dilaniati da accaniti contrasti d'interesse che oppongono il principe Giacomo, duro e avido, al dissoluto conte Raimondo, il cinico e corrotto don Blasco al nipote Ludovico, monaco senza vocazione, e alla sorella, donna Ferdinanda. Alle beghe di fratelli e parenti si aggiunge la lotta che tutti insieme conducono per conservare il potere e gli antichi privilegi. Attraverso le vicende di tre generazioni, I Viceré (1894) compongono un vasto affresco dell'aristocrazia siciliana nel momento del passaggio dal regime borbonico alla realtà sociale dell'Italia unita mettendo a nudo le lacerazioni e lo spregiudicato trasformismo di una classe ormai al tramonto e, per converso, il naufragio degli ideali della nascente borghesia liberale. La tecnica verista si arricchisce di una nuova capacità d'indagine psicologica e di penetrazione nel tessuto vivo della storia e della lotta politica nazionale, che contribuisce a esaltare le doti di De Roberto come osservatore di spietata aridità, pittore di scene fastose, creatore di personaggi stravaganti e sgradevoli. Introduzione di Mario Lavagetto.

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4 di 5 su 1 recensione

Un affresco della Sicilia risorgimentale.Di P. Donatella-16 agosto 2011

Lo scrittore proietta davanti ai nostri occhi di lettore in maniera estremamente dettagliata e realistica le vicende spesso aspre ed egoistiche della dinastia degli Uzeda (appunto i Vicerè) con tutte le loro contraddizioni di aristocratici ormai legati a un mondo che cambia, a un mondo che sta per tramontare. L'amarezza e nello stesso tempo la verità che ci trasmette l'autore attraverso i suoi personaggi è anche la contrapposizione di un mondo di casta che sta per morire per poi rinascere a nuova forma e il personaggio che meglio interpreta questo passaggio temporale è il "principino" Consalvo, che decide di candidarsi al parlamento italiano convinto che se prima c'era un re assoluto a cui obbedire ora c'è un intero popolo, con la differenza che il popolo è più facile da ingannare in quanto meno egoista ma molto più servile. Giudico il libro come un grande classico che merita di essere letto non solo per la splendida prosa di De Roberto, ma soprattutto perché ci fa conoscere una delle tante contraddizioni legate a un periodo storico molto importante per l'Italia, quale è stato il Risorgimento.