Viaggio sentimentale

Sfavillante libro autobiografico che racconta le vicende dello scrittore e critico russo dal 1917 al 1922. All’inizio il giovane Šklovskij da Pietroburgo viene mandato in guerra sul fronte della Galizia come soldato semplice in un reparto motorizzato. Fa l’insegnante di guida, poi il meccanico per i rivoluzionari, poi viene ferito, poi finisce in Persia, poi in Ucraina, poi torna a Pietroburgo e infine a Berlino, attraversando mille pericoli e scampandola sempre miracolosamente. Un’odissea che attraversa la storia di anni cruciali con una vena narrativa indiavolata e spesso comica, con molta vitalità e pochissima ideologia. Nelle pagine del libro incontriamo personaggi diventati leggendari, come Anna Achmatova e Osip Mandel'štam («pascolava per la casa come una pecora, errava per le stanze come Omero... amava istericamente i dolciumi»), rivoluzionari invasati e convincenti («in certi momenti veniva fatto di credere ai bolscevichi»), politici ottusi dalla parlata burocratica, perfino militari scozzesi che addestrano scimmie. Un mondo variopinto ed effervescente, senza un attimo di noia, raccontato da un novello Sterne.