Descrizione La venere di Tashkent
Unione Sovietica, 1967. Il corpo senza vita di Anastasija Timochina, una giovane attrice, viene ritrovato sotto un cumulo di neve dalla portinaia di uno stabile. Una telefonata alle prime ore del mattino sveglia il commissario Kovalenko, prelevato, poco dopo, da un’auto della milizia. Anastasija Timochina era una giovane e ambiziosa attrice uzbeka, trasferitasi a Mosca per fare carriera. Le indagini di Kovalenko si concentrano nell’ambiente del Teatro Taganka, cuore pulsante della vita culturale di Mosca. Ma il Taganka non è un teatro come tutti gli altri. Il direttore, Valery Lebedev,
lavora incessantemente per mettere in scena spettacoli al limite della dissidenza e viene tenuto sotto controllo da tempo dagli organi preposti. Al commissario Kovalenko, che per la prima volta si vede costretto a ripensare le proprie certezze, spetta il compito di ricostruire la verità, cercando di orientarsi tra quinte, fondali, maschere e false identità.