Le veglie di Neri

Alcuni anni fa, in vacanza nella mia casa paterna, presi in mano la mia antologia d'italiano della prima media perchè ricordavo frammenti di alcuni brani che tanti anni prima mi erano particolarmente piaciuti e mi venne il desiderio di leggere i libri dai quali essi erano stati tratti. È un esercizio, nato per caso, che consiglio vivamente perchè ho "scoperto" così dei piccoli capolavori, uno di questi è proprio "Le veglie di Neri" di Renato Fucini, conosciuto anche con lo pseudonimo e anagramma Neri Tanfucio. È una raccolta di novelle, non molto lunghe ma di piacevole lettura, ambientate per lo più nella campagna toscana di fine '800. Il lessico è scorrevole, in stile verista, sebbene la denuncia sociale non sia così marcata come si riscontra nelle opere di altri più noti scrittori, coevi dell'autore. Le novelle colpiscono per i sentimenti di varia natura che ne sprigionano, alcune sono ironiche e leggere, altre sono più intense come "Primavera", una delle mie preferite, con la figura deliziosa di Gioconda, o come "Dolci ricordi", una novella che bisognerebbe far leggere ai nostri figli adolescenti, malgrado ci sia il timore che siano troppo viziati e disincantati per comprendere il mirabile insegnamento del padre. A me è piaciuto molto, credo che sia un libro da tenere e da regalare a chi saprà apprezzarlo...