Vedi alla voce: amore di David Grossman edito da Mondadori
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Vedi alla voce: amore

Editore:

Mondadori

Edizione:
2
Traduttore:
Sciloni G.
Data di Pubblicazione:
12 maggio 2022
EAN:

9788804704201

ISBN:

8804704209

Pagine:
660
Formato:
brossura
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Trama Vedi alla voce: amore

Come parlare dell'Olocausto alle nuove generazioni? A questa domanda David Grossman ha risposto con "Vedi alla voce: amore", un romanzo di sorprendente originalità stilistica e linguistica. Protagonista e narratore è il piccolo Momik che, figlio di deportati, sente parlare in modo oscuro e allusivo dell'Olocausto, si interroga sul mistero dei numeri tatuati sulla pelle dei genitori, crede che la «belva nazista» sia realmente un animale feroce, sconosciuto e terribile. Ma per capire davvero dovrà crescere, diventare scrittore, mettersi sulle tracce di Bruno Schulz e del suo libro incompiuto e perduto, dovrà seguire le tracce del nonno in Polonia e poi compiere un viaggio impossibile per mare, lasciarsi trasportare da personaggi immaginari e approdare all'ultima fantastica invenzione del libro: un'enciclopedia dove si raccolgono i fili innumerevoli del romanzo, e della vita. Così, con questa grande creazione etica, con questo libro insieme folle e scientifico, ingenuo e poetico, drammatico e grottesco, Grossman realizza il tentativo di interpretare e inventare una realtà segnata indelebilmente dal dolore.

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4 di 5 su 4 recensioni

Un altro modo per parlare dell'olocaustoDi F. Walter-9 marzo 2012

Personalmente credo sia uno dei libri piu' ostici di Grossman (al secondo posto metterei Il libro della grammatica interiore) , eppure ne vale la pena. E' scritto in un linguaggio originalissimo e di grande espressività ed efficacia, ed è pieno di idee veramente geniali. Per citarne alcune; nel secondo capitolo alcune pagine scritte in assenza totale di punteggiatura, leggendole, danno l'idea anche fisica dell'apnea, nel terzo capitolo vi sono personaggi folli e commoventi come l'alchimista che "analizza e miscela i sentimenti per crearne di nuovi", affinchè i sentimenti negativi come la sofferenza e la crudeltà nascano con già dentro il gene del loro superamento, o lo scienziato che produce in forma scultorea e "sonora" un'opera che ricorda l'Urlo di Munch, il celebre capolavoro dell'espressionismo nordico. Un libro che mi ha colpito: ho un po' faticato nelle prime due parti, ma c'è tanto sentimento, così ben espresso, che ripaga alla fine lo sforzo.

Opera sull'olocaustoDi B. Anna-10 dicembre 2010

Non è un libro d'amore e tantomeno un saggio sull'amore, ma è decisamento un libro ostico ma non per la forma bensì per il contenuto. Un libro bellissimo, difficilissimo, sperimentale, che costringe a faticare parecchio per seguirlo e per non perdersi. Fatto di parti che sembrano tra loro dissonanti e invece poi si ricompongono in una trama di significato.

Vedi alla voce: amoreDi B. Gino-19 novembre 2010

Un libro meraviglioso e così complesso da essere difficile da commentare anche perchè le sensazioni e le emozioni che Grossman è riuscito a riversare in questo romanzo non si possono riassumere se non invitando a leggere questo romanzo così bello e straordinario. E' un crogiuolo di stili dove si fonde il romanzo tradizionale con il flusso di pensieri di un bambino, il fantasticare di uno scrittore sul destino di un altro scrittore, il romanzo dentro il romanzo e l'idea assolutamente geniale dell'enciclopedia. Mi hanno molto colpita le parti dedicate al linguaggio dei tedeschi, di come trasformavano in parole innocue le tragedie e le torture più tremende e il desiderio di una lingua dove certi concetti non si possono esprimere perché non sono parte dell'umanità. Il desiderio finale che un uomo possa vivere la propria vita senza conoscere la guerra sembra un'utopia sempre più irraggiungibile. E' uno dei libri sull'Olocausto più originali ma non per questo è meno forte e drammatico nel ricordare a che cosa l'uomo può arrivare e dietro a quali giustificazioni ("ho fatto il mio dovere"; "ho obbedito agli ordini") si possano nascondere le aberrazioni più profonde.

fa parlare di sèDi z. fabio-5 ottobre 2010

Bel libro sull'Olocausto che racconta alle nuove generazioni quello che purtroppo è successo: sapere per non dimenticare