La vana fuga degli dei di James Hillman edito da Adelphi
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La vana fuga degli dei

Editore:

Adelphi

Edizione:
6
Traduttore:
Bottini A.
Data di Pubblicazione:
18 marzo 1991
EAN:

9788845908118

ISBN:

8845908119

Pagine:
180
Formato:
brossura
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4 di 5 su 2 recensioni

Sulla ParanoiaDi P. Diego-25 febbraio 2017

Hillman si pone ad antidoto per una deletteralizzazione noetica o para-noetica laddove la paranoia si circoscriva a perimetro tra "rivelazione"e "significato" e laddove quest'ultimo costituisca un fondamentale archetipo della guarigione, un "terzo orecchio", ermetico, mercuriale. Un vedere i sottili nessi con una mente invisibile è per Hillman gettare uno sguardo nell'invisibile e nelle sue esplicite contraddizioni. Dove quindi il maniacalismo ed il megalomanismo paranoide confinano con la rivelazione, la teologia o il teologizzare non può eludere una certa valutazione patologica, risultante del fare anima. Hillman quindi spezza il confessionale che circonda il perimetro ermeneutico del setting analitico asserendo l'autonomia del pensiero paranoico in ciò che compete la professione psicoanalitica. "Gli psicologi sono borderline, dei casi limite" - sostiene Hillman - "perché la psicoterapia è quel regno che per vocazione professionale poggia sull'abilità paranoide di scoprire indizi, di sospettare, di interpretare, di cogliere misteriosi nessi tra gli eventi". Un vedere in trasparenza" con un "terzo orecchio" percependo nell'altro ciò di cui l'altro nega l'esistenza"-- ed affidarci quindi ad una teoria della rivelazione luogo delle invisibili operazioni di una mente invisibile.

A favore del politeismoDi p. raffaele-23 aprile 2012

La vana fuga dagli dei è l'argomento che agli dei, come archetipi psichici, non ci si sottrarre. Hillman tenta di mostrarci come la divinità sia partecipe di noi, del nostro essere psichico. Non avevo mai notato, prima di leggere questo saggio, che la scomparsa del politeismo potesse rappresentare un drammatico impoverimento dei miti e delle metafore collettive.