Uscita di sicurezza di Giulio Tremonti edito da Rizzoli

Uscita di sicurezza

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Best BUR
Data di Pubblicazione:
23 gennaio 2013
EAN:

9788817062992

ISBN:

8817062995

Pagine:
260
Formato:
brossura
Argomenti:
Economia politica, Crisi e disastri finanziari
Acquistabile con la

Descrizione Uscita di sicurezza

Un fatto è certo: la crisi che stiamo vivendo non nasce dal nulla, ma è stata causata da decenni di scelte irresponsabili in cui si è lasciato che il mercato finanziario divorasse nel nome del profitto il benessere delle nazioni e i risparmi dei cittadini. In questo saggio Giulio Tremonti denuncia i colpevoli di questa letale degenerazione dell'economia e spiega le misure da prendere al più presto per salvare l'Italia dal fallimento: ristabilire il primato delle regole sull'anarchia finanziaria; separare l'attività produttiva dall'attività speculativa; imporre trasparenza ed equilibrio ai rapporti tra politica e mercato; e soprattutto pensare a investimenti pubblici mirati al bene comune e al rilancio dell'economia reale. Perché è solo così, riportando lo Stato sopra la finanza e l'ordine al posto del caos, che troveremo la traccia per raggiungere insieme l'uscita di sicurezza da questo meccanismo speculativo di cui siamo prigionieri.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 10.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
2 di 5 su 4 recensioni

Nuove regole e vecchi valoriDi R. VINCENZO-3 luglio 2012

Premetto di essere un laureato in economia e un neo-appassionato di macroeoconomia. Ho letto anche dello stesso autore "la paura e la speranza" e "rischi fatali". E' Lodevole rimarcare già una coerenza di pensiero e piccole correzioni che non inficiano la risultante concettuale. Il libro è un saggio destinato alla massa, l'autore attraverso metafore concrete cerca di trasmettere al lettore il suo punto di vista su tematiche attualissime. Con una critica non tanto velata al ''monetarismo' 'assoluto e sopratutto all'assenza di regole nel mondo finanziario che comporta un distacco sostanziale con l'economia reale l'autore, si sofferma criticamente sulla mancata connessione che dovrebbe essere palese tra il contraente del rischio (finanziarioeconomico) e il fruitore di un eventuale profitto connesso. La critica che l'autore fa' secondo il mio modesto parere si pone anche su un piano culturale e per connessione valoriale; nel mondo globale il consumatore, contrariamente al pensiero di Tremonti, deve essere a taglia standard e semmai il sacrificio connesso alla perdita di identità deve essere visto anche come un bisogno (cm nella nota metafora del gatto che deve assumere una medicina poco gradevole) . Il libro offre in realtà a volte, diversi gradi di lettura e sottili riferimenti a convinzioni che lo stesso autore ha palesato anche in sortite pubbliche. Posso però sottolineare che G. T. Sperando in un ritorno ed una ripartenza partendo semmai da concetti legati al bisogno delle singole economie, forse sembra criticare teorie consolidate come quella di Adam Smith (sul concetto della mano invisibile) e meno quella di Nash. Sarebbe interessante teorizzare razionalmente una teoria diversa, semmai con una base di studio che prescinde dal semplice calcolo matematico rimarcando la volontà di unire i popoli. Saranno forse le sue idee intrise di concetti utopistici legali ad un sentimento religioso che caratterizza la vita dello stesso autore? Vi invito alla lettura ma senza ritenere l'autore come il detentore della verità che è sfuggente agli uomini.

Ma l'autore..Di a. stefano-29 maggio 2012

... Sceso dalle nuvole? Ci racconta come si può uscire dalla crisi attuale dandoci lezioni di economia. Ma questo signore non era ministro dell'economia in tre governi diversi e cosa ha fatto per risanare la disastrata economia di questo Nostro meraviglioso Paese... Niente... Invece di risanare hanno aggravato il debito pubblico portandolo ad livello che, secondo me, è difficile da abbattere. Poveri noi in che mani siamo...

Da prendere con le pinzeDi D. Andrea-28 febbraio 2012

In questo libro, Giulio Tremonti, fornisce indicazioni utili per guadagnare l'uscita di sicurezza dal mostruoso videogame che non abbiamo creato noi e che ci sta stritolando o almeno cosi dice. Secondo me più che per i consigli, il libro è utile per capire alcune dinamiche dell'economia e della società come: l'aver posto in essere con fiumi di denaro pubblico il salvataggio delle banche, responsabili della crisi, permettere al Fondo Monetario Internazionale di ridurre la sovranità nazionale degli stati con governi tecnici. Tutte cose che è bene sapere.

Il bue che....Di A. Biagio-9 febbraio 2012

Il libro - a mio parere- da troppe lezioncine di pseudoeconomia spicciola, neanche scritto bene. Ma quello che più mi meraviglia di questo autore è che critica in maniera secca e decisa alcune scelte che ha preso il governo di cui lui era ministro. Giulio Tremonti sarà un bravissimo commercialista ma lasci perdere la scrittura (mia modestissima opinione) comunque leggetelo!