
Libro L'uomo che non credeva in Dio di Eugenio Scalfari
Trama libro
Con questo libro Eugenio Scalfari abbraccia l'avventura della sua esistenza: a partire dalla stagione magica dell'infanzia, passando per gli anni di formazione (la scoperta della filosofia al liceo di Sanremo, compagno di banco l'amico Italo Calvino), fino all'impegno giornalistico, che dura da oltre sessantacinque anni, per arrivare al tempo lungo della vecchiaia. Ma Scalfari non si accontenta di rammemorare, nel suo libro ogni ricordo vive e perdura in funzione di una continua tensione etica e intellettuale. Egli non entra nelle varie stanze della memoria, se prima non è certo di intravedere dalla soglia il bagliore di un fuoco razionale che possa ampliare il dato autobiografico, fino a farsi meditazione sulla vita, sui valori di ogni gesto compiuto. Ripensarsi bambino, vestito da Ballila ad ascoltare il duce da Palazzo Venezia, lo costringe a fare i conti con l'intossicazione del virus ideologico del fascismo. Poi si osserva adolescente entrare nella gabbia dell'Io, con indosso quella maschera che toglie l'innocenza; e nei due anni passati nella campagna calabrese, in fuga da Roma occupata dai tedeschi ("dopo otto mesi di pena, clandestinità e fame nera"), scopre la possibilità di un oblio di sé, imparando dal padre ad ascoltare "la voce degli alberi". Oppure si interroga su morale e politica, ricordando la figura di Enrico Berlinguer o quella volta che in un bar della Maremma Ugo La Malfa associò il fare della politica con l'arte di giocare di sponda a biliardo.
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Recensioni degli utenti
Non esaltante - 5 maggio 2014
L'inizio del libro è molto promettente: l'autore inizia a raccontarsi partendo dai suoi ricordi dell'infanzia. Però poi il tono cambia e i temi abbracciano soprattutto la politica e la sua esperienza giornalistica. Ho trovato molto profonde le riflessioni filosofiche, la ricerca della morale e i molti perché. Ma queste domande spesso non trovano risposta e vengono trattare abbastanza superficialmente citando di continuo filosofi che magari non tutti conoscono. La linearità del discorso è discontinua.
Libro da leggere e meditare. - 12 agosto 2011
Scalfari si racconta in questo libro partendo dai ricordi dell'infanzia e lo fa con una sorta di timidezza e di pudore che rendono l'autore "uomo tra gli uomini", nonostante il suo grande sapere e la sua grande esperienza professionale giornalistica. Mi è piaciuto questo libro perchè non parla solo di lui, permette ad ogni lettore di trovare spazi di riflessione personale.