L' uomo con due vite di Håkan Nesser edito da TEA
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L' uomo con due vite

Editore:

TEA

Collana:
Mystery TEA
Traduttore:
Giorgetti Cima C.
Data di Pubblicazione:
1 ottobre 2020
EAN:

9788850258680

ISBN:

8850258682

Pagine:
448
Formato:
brossura
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Descrizione L' uomo con due vite

Ante Valdemar Roos ha quasi sessant'anni e conduce un'esistenza ordinaria. Sua moglie non lo capisce; le figlie di lei lo considerano un fallito; i colleghi di lavoro lo trattano con indifferenza, se non con disprezzo. Ma un giorno la fortuna gli sorride, e la schedina giocata con tanta pazienza anno dopo anno risulta vincente. Valdemar decide di tenere per sé questa notizia e comincia a costruirsi una vita parallela, che comprende un'idilliaca casa nel bosco. Anna Gambowska è una ragazza difficile, in fuga da un centro di recupero per tossicodipendenti. Vent'anni, una chitarra, uno zaino e un passato burrascoso che sta cercando di lasciarsi alle spalle quando si imbatte in un'idilliaca casa nel bosco... L'ispettore Gunnar Barbarotti è bloccato in un letto d'ospedale con una gamba rotta, quando Alice Ekman Roos gli chiede di indagare sulla scomparsa del marito. Il caso non sembra complicato, finché le ricerche condotte dai colleghi dell'ispettore non portano al ritrovamento di un cadavere: di chi si tratta? E cos'ha a che fare con Anna? O con Valdemar?

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4 di 5 su 6 recensioni

L'uomo con due viteDi r. Travis-11 agosto 2011

Altro giallo-non-giallo il cui è obiettivo è dare un immagine veritiera dell'uomo e dei suoi fini, l'autore svedese è soprattutto un grande osservatore della psicologia umana, disegna con tratti lievi e con estrema attenzione e delicatezza caratteri, personalità, individui con tutte le debolezze, le incertezze, i rimpianti e rimorsi che un essere umano può avere. Vite normali, che nascondono sotto una patina di imperturbabilità, di rassegnazione, di indifferenza e distacco, un animo tormentato, disilluso, o inacidito da un'esistenza che non è stata fortunata, che non ha rispettato nessuna o quasi nessuna aspettativa. L'ispettore Barbarotti, giunto qui alla terza indagine, è quanto di più lontano da un poliziotto tradizionale ci si possa immaginare. Il suo interesse principale è comprendere le ragioni che stanno dietro a certi avvenimenti, ai delitti, ai crimini o, come in questo caso, alle sparizioni. Senza fare a cazzotti, senza sparare, senza inseguimenti; questo caso lo vede addirittura con una gamba ingessata, a causa di una goffa caduta da un tetto e dall'atterraggio sopra una carriola. Gunnar Barbarotti, infatti, è un imbranato, terribilmente incapace di ogni lavoro manuale e fisico; però finalmente! Un detective che non si sbronza, che non tenta di avvelenarsi con fast food e migliaia di sigarette, che non ha figli che lo odino, ex mogli che lo perseguitino, o una vita affettiva disastrosa. Di questo cliché del poliziotto sfigato, davvero, non se ne poteva più. Perché Ante Valdemar Roos sparisce? Come può l'immagine di un sessantenne noioso, annoiato, incolore come un bicchiere d'acqua conciliarsi con la classica sparizione a causa di un'amante o con l'essere implicato in un delitto? Anche in questo romanzo, non sono le tracce, le piste, gli intrecci a fare da protagonista; il protagonista è sempre l'uomo, le sue frustrazioni, la consapevolezza di vivere una vita vuota, preda della routine, senza affetti, proiettata innaturalmente indietro, verso i ricordi d'infanzia, perché in avanti non c'è nulla di attraente, di interessante, di allettante. A Gunnar Barbarotti e alla sua collega Eva Backman il compito di andare oltre le apparenze, di scoprire cosa c'è sotto la scorza dell'esteriorità. Una piacevole lettura confezionata con maestria dal bravo Nesser, con la sua prosa fluida, elegante, scorrevole, accattivante.

Molto belloDi g. cristina-26 luglio 2011

In questo nuovo episodio Hakan Nesser ci presenta un caso che all'inizio sembra scontato, ma con lo scorrere delle pagine si capisce che anche questo caso n on sarà facile da risolvere per Gunnar Barbarotti. Con questo libro Hakan Nesser mantiene le promesse degli altri libri che avevano come protagonista Barbarotti

SocialeDi z. paride-16 febbraio 2011

Ancora una volta hakan Nesser coglie nel segno: l'ispettore Barbarotti, successore del pensionato Van Vetereen, è alle prese con un caso da risolvere molto intricato. I polizieschi svedesi sono ormai di moda in questi anni e Hakan Nesser conferma di essrne uno dei migliori interpreti.

ConsigliatoDi P. Leonora-10 agosto 2010

Leggendo questo romanzo ho avuto l'impressione che scorre una forte rassomiglianza tra lo stile del nostro autore e Camilleri, due giallisti di latitudini così diverse. Anche se Nesser non fa scoppiare a ridere come a volte mi capita leggendo del commissario Montalbano, c'è una vena ironica, disincantata, che non è niente male, e le vicende poliziesche sembrano poco più che un pretesto per meravigliarsi di fronte a tutto ciò che è compreso nell'animo umano. E' un giallo filosofico, questo, anzi per circa un terzo non è affatto un giallo, ma la storia di due vite molto diverse, raccontate in modo che ci si affeziona ad entrambi i personaggi, che però a tratti sono messi in dubbio, e al lettore viene da chiedersi se non si è sbagliato a trovarli gradevoli. Nella parte finale poi tutto diventa più serio, ma se non altro i detective non si fanno ingannare dalle apparenze, e la storia si conclude con un po' di malinconia, ma non troppa.

Bravo come al solitoDi p. ornella-9 luglio 2010

L'idea iniziale l'aveva già avuta Simenon con "L'uomo della panchina", un uomo di una certa età, con una vita squallida, un lavoro noioso, un matrimonio inesistente, senza neppure un amico, si trova improvvisamente ricco per una vincita al totocalcio. Ma da questo antefatto Nesser prende una strada tutta sua e ci regala una bellissima storia, ben scritta, fluida e scorrevole, con personaggi riuscitissimi con i quali non si può non solidarizzare. Di questo autore mi piace anche il "cambio" del personaggio ricorrente: il commissario Van Veeteren ha compiuto il suo percorso, conclusa la sua parabola, ed ora c'è Barbarotti, del tutto diverso ma ugualmente ben riuscito. Al contrario di altri scrittori, che trascinano stentatamente il loro protagonista in storie senza più senso o fantasia, Nesser ha creato qualcosa di nuovo prima che potessimo stancarci del "vecchio".

Indagine per Gunnar BarbarottiDi C. Tamara-26 giugno 2010

"La vita non potrà mai essere meglio di così". Ante Valdemar Roos non si riconosce in queste parole, le parole di suo padre: a quasi 60 anni conduce un'esistenza ordinaria. Sua moglie non lo capisce; le figlie di lei lo considerano un fallito; i colleghi di lavoro lo trattano con indifferenza, se non con disprezzo. Ma un giorno la fortuna gli sorride, la schedina giocata con tanta pazienza anno dopo anno risulta vincente. Valdemar decide di tenere per sè questa notizia e comincia a costruirsi una vita parallela, che comprende un'idilliaca casa nel bosco. Anna Gambowska è una ragazza difficile, in fuga da un centro di recupero per tossicodipendenti. Vent'anni, una chitarra, uno zaino e un passato burrascoso che sta cercando di lasciarsi alle spalle quando s'imbatte in un'idilliaca casa nel bosco... L'ispettore Gunnar Barbarotti è bloccato in un letto d'ospedale con una gamba rotta, quando Alice Ekman Roos gli chiede di indagare sulla scomparsa del marito. Il caso non sembra complicato, finchè le ricerche condotte dai colleghi dell'ispettore non portano al ritrovamento di un cadavere: di chi si tratta? E cos'ha a che fare con Valdemar? O con Anna? A questo punto Barbarotti non può fare a meno di essere incuriosito e attratto dalla figura di Ante Valdemar Roos, un uomo all'apparenza tanto banale da risultare interessante. In questo terzo romanzo della serie che lo vede protagonista, l'ispettore italo-svedese Barbarotti ci appassiona con le vicende legate alla sua nuova e caotica famiglia allargata e con il caso di un uomo qualunque che cerca disperatamente di riscattare una vita senza qualità.