Uomini e cani di Omar Di Monopoli edito da Isbn Edizioni
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Uomini e cani

Data di Pubblicazione:
15 marzo 2007
EAN:

9788876380556

ISBN:

8876380558

Pagine:
234
Formato:
brossura
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Trama Uomini e cani

Teso come un thriller, barocco come una cattedrale, violento come il morso di un pitbull, Uomini e cani è una furibonda cavalcata nel cuore nero del Sud. In un Salento lontano anni luce da quello da cartolina, il comune di Languore progetta di trasformare una salma in parco naturale. E gli eventi si mettono in moto. Il sindaco è giovane e ottimista, Milena bella e spaventata. Nico ha perso tutto, tranne se stesso. Don Titta Scarciglia maneggia e corrompe. I Minghella addestrano cani e figli da combattimento e Pietro Lu Sorgi, l'eremita, annienta chiunque invada il suo territorio.

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2 di 5 su 1 recensione

Uomini e caniDi v. Federico-4 agosto 2011

Argomento potente per questo romanzo, la vita dei contadini delle langhe piemontesi ai tempi del boom economico. Certo, si sente che Omar ha fatto (fa) lo sceneggiatore per Winspeare, dove ritorno quelle atmosfere pugliesi care al regista. E si sente che sa tenere la penna in mano. Però forse a volte si sente anche un po' Tarantino (scusate il bisticcio) per cui eccede sul fronte pulp. Inoltre, come tutti alla loro opera prima, forse mette un po' troppa carne a cuocere alla brace. Ne vengono fuori dei pezzi ben cotti e succulenti, ma anche alcuni bruciacchiati perché non si riesce a tenere tutto sotto controllo. Bella la tratteggiatura di Nico il ranger e di Buba lo strano soldato che ha fatto la guerra in Jugoslavia. Storia lineare, una zona di bellezza come ce ne sono in Puglia, da trasformare in parco e dove arrivano subito gli avvoltoi del cemento, personificati dal demone Don Titta. C'è il sindaco onesto a metà, ma che soffre l'ombra del padre ecologista, ormai morente. Ci sono i ruderi umani che a quella terra si sono abbarbicati, per poter arrivare ad un domani che comunque è senza speranza (qui viriamo un po' sul fronte Cormac McCarhty). E poi ci sono i cani, quelli che proteggono come Lupone, quelli che attaccano come i rottweiler di Pietro Lu Sorgi. E farà male la morte dei cani e la morte degli umani (e non vi dico quali di questi e quali di quelli). Nel filone di questa grigliata, ci vengono fuori poi i violenti Minghella o la vigilessa Daniela, che sono quelle frange che non escono sempre ben cotte. Si è letto bene tuttavia, nelle otto ore passate per tornare verso Roma grazie ai ritardi endemici dei treni italiani.