Uno, nessuno e centomila-Quaderni di Serafino Gubbio operatore. Ediz. integrale
- Editore:
Newton Compton Editori
- Collana:
- I MiniMammut
- A cura di:
- S. Campailla
- Data di Pubblicazione:
- 12 febbraio 2015
- EAN:
9788854172609
- ISBN:
885417260X
- Pagine:
- 380
- Formato:
- rilegato
- Argomento:
- ANTOLOGIE (ESCLUSE LE ANTOLOGIE DI POESIE)
Trama Uno, nessuno e centomila-Quaderni di Serafino Gubbio operatore. Ediz. integrale
Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente". Ha inizio così l'odissea di Vitangelo Moscarda, quando un commento distratto della moglie lo inchioda a una tremenda verità: gli altri ci vedono in modo diverso da come ci vediamo noi stessi. La sua vicenda è lo specchio della crisi dell'io, tra prospettive che mutano e punti di riferimento che si perdono. Tra gli esiti più nuovi della letteratura del Novecento, l'ultimo romanzo di Pirandello è la storia di un "naufragio dell'esistenza": in seguito al cortocircuito iniziale, il protagonista arriva ad accettare l'incompletezza di sé attraverso la via della rinuncia e della solitudine, fino all'abbandono definitivo di ogni coesione interna, fino alla follia. Come ebbe a dire l'autore stesso, dei suoi romanzi "Uno, nessuno e centomila" è il "più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita".
Recensioni degli utenti
Uno, nessuno e centomila-18 maggio 2011
Lo boccio completamente. Non che non riesca a comprendere la grandezza di Pirandello. Però ho timore di essere fuori target... Mi ha annoiato, a parte due o tre colpi di genio, per il resto mi è rimasto stucchevole. Odio gli ammiccamenti autoriali, odio le banalità di cui è farcito, non mi piace che sottintenda un lettore che non si sia mai chiesto dove sta al mondo, non mi piace la lingua, lo stile è piatto. Interessanti i giochi di paradossi, probabilmente ai miei occhi sente troppo il peso degli anni.
Uno, nessuno e centomila-4 aprile 2011
Non mi è proprio piaciuto. Insomma, si è rivelato un po' una mezza delusione. Certo ammetto la maestria, più nel capire il pubblico e nel coinvolgerlo che nel compiere un capolavoro (perfettamente moderno). Però ho timore di essere fuori target... Mi ha annoiato, a parte due o tre colpi di genio, per il resto mi è rimasto stucchevole. Odio gli ammiccamenti autoriali, odio le banalità di cui è farcito, non mi piace che sottintenda un lettore che non si sia mai chiesto dove sta al mondo, non mi piace la lingua, lo stile è piatto. Interessanti i giochi di paradossi, probabilmente ai miei occhi sente troppo il peso degli anni.
Bellisimo -27 marzo 2011
Un libro molto bello, ma d'altronde il nome dell'autore dice tutto! Ci pone davanti a delle riflessioni che possono essere mosse soltanto da una grande penna. La realtà del nostro specchio e quella che ci caratterizza nel contatto con gli altri. Un gran bel dilemma interiore che Pirandello analizza alla sua maniera.
Un nichilismo nascosto-20 novembre 2010
Sorprendente romanzo che aprì una luce inquietante nella mia mente di diciassettenne, momento forse metaforicamente per alcuni molto simile allo stato psicologico di perdizione e quasi nichilismo tipico del dopoguerra. Si è così attori della vita, di se stessi, che la vera comunicazione tra le persone è impossibile.. Tutto è abbracciato dall'ombra dell'inconsapevolezza e mancanza di autenticità.
il romanzo e la maschera-20 luglio 2010
Romanzo interessante, ma non tra i più belli di Pirandello. Un pò troppo ripetitivo e complicato nonostante abbia certi frangenti che possono risultare profondi e acuti. Pensandoci sopra ci si può rendere conto di come ci si può vedere davvero diversi da come si è in realtà. Pirandello accompagna il lettore, portandolo ad una sconfortante, ma purtoppo vera, consapevolezza: tra le centinaia di maschere attribuitegli, in realtà l'uomo è nessuno.