€ 6.00€ 12.00 Risparmi: € 6.00 (50%) Disponibile in altre edizioni:Uno, nessuno e centomila(2017 - brossura) € 8.00 € 10.00 Normalmente disponibile in 3/4 giorni lavorativi ![]() e ritira quando vuoiScopri come ![]() ![]() Uno, nessuno e centomiladi Luigi Pirandello
![]() Trama del libro"Uno, nessuno e centomila" è il romanzo in cui appare in modo più articolato e coerente il pensiero pirandelliano circa la vita e la società, quello cioè che ispira tutta quanta la sua opera, costituendo altresì un'esemplare e attualissima riflessione sulla complessità e sulla drammaticità della condizione umana. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, esprime nel suo lungo e talora umoristico monologo la propria tragica vicenda: egli ha infatti scoperto di essere estraneo a se stesso, perché viene visto e costruito dagli altri a modo loro, ovvero in "centomila" modi; prende così coscienza di non possedere una personalità, bensì tante quante gli altri gliene attribuiscono. Ma chi arriva a scoprire questo, diviene in realtà "nessuno"!Recensioni degli utentiScrivi una nuova recensione su Uno, nessuno e centomila e condividi la tua opinione con altri utenti. Voto medio del prodotto: ![]() di C. Laura - leggi tutte le sue recensioniLe opere di Pirandello sono tutte dei piccoli capolavori, ma ritengo che questo sia uno dei più significativi. Rispecchia perfettamente quella sensazione che, almeno una volta nella vita, ognuno di noi prova: la percezione dell'io. Chi sono io? Come mi vedono gli altri? E se i vari io non coincidono qual è quello reale? Un viaggio nell'introspezione e nello stesso tempo nell'intricato tessuto della società mettendo in risalto come l'uomo sia un "animale" sociale, e il contesto influisca sulla nostra vita. Ritieni utile questa recensione? SI NO ![]() di B. Simone - leggi tutte le sue recensioniDavvero una grande opera. Molto bella questa edizione. Il grande Pirandello riesce a calarti nel libro come un romanzo solo sa fare e ti fa proseguire in una autointrospezione che ti mette in seria discussione, arricchendo le tue giornate di riflessioni, spesso contorte ma a mio parere necessarie. L'inizio può sembrare lento ma il proseguo è apprezzabile. Il merito più grande è quello di aver centrato un tema che si faceva presente in quegli anni ma che è attualissimo. È difficile farne una critica negativa. ![]() di N. Luca - leggi tutte le sue recensioniIndubbiamente ci troviamo di fronte ad uno dei capolavori assoluti della letteratura non solo italiana, ma europea. Questo "Uno, nessuno e centomila" di Luigi Pirandello affronta una delle tematiche più care allo scrittore siciliano ovvero la molteplicità di maschere che ogni persona è costretta a vestire nella sua vita sociale. ![]() di L. Angelo - leggi tutte le sue recensioniQuando la moglie gli fa notare di avere il naso deviato, un uomo è assalito dai dubbi. Il fatto che non se ne sia mai accorto, così come alcuni conoscenti (al contrario di altri) , da inizio ad alcune riflessioni che lo potano a capire che l'immagine di un uomo, non solo quella fisica ma soprattutto quella umana, è vincolata a quella che ognuno dei suoi simili ha di lui. Poiché queste immagini non coincidono né fra esse né con quella reale che l'essere umano ha di sé stesso, egli si rassegna a rappresentare infinite maschere che lo rendono inconoscibile e prigioniero dell'opinione altrui. ![]() di T. Fiorella - leggi tutte le sue recensioniE' l'opera di Pirandello che più ho apprezzato. Fa riflettere tantissimo sulla tua identità, sulla tua personalità! Pirandello dice che noi siamo unici, ma gli altri ci vedono in altri modi rispetto a ciò che siamo realmente! Avendo tante "facce" è come se non ne avessimo nessuna. Questo è il principio su cui si basa la vicenda! ![]() di C. Adele - leggi tutte le sue recensioniUn classico tra i classici. La storia di Vitangelo Moscarda fa sorridere e riflettere con intelligenza. Uno dei capisaldi in cui la poetica pirandelliana si esprime ai massimi livelli. L'idea di fondo è l'impossibilità di arrivare ad una conoscenza oggettiva non solo della realtà e delle persone che ci circondano ma anche di se stessi. Un grande autore del novecento. ![]() di S. Gioacchino - leggi tutte le sue recensioniL'opera di Pirandello che ho apprezzato di più. La moglie del protagonista, dopo anni di matrimonio si accorge che egli ha il naso storto, cosa di cui lui non si era mai accorto. Passerà dal considerarsi unico per tutti (e quindi "uno") a concepire che egli è un nulla (quindi nessuno) , fino a rendersi consapevole di sé e che l'individuo assume una conformazione diversa in base a chi si trova davanti (quindi sarà centomila) . Consigliatissimo. ![]() di M. Serena - leggi tutte le sue recensioniCredo che questo sia di sicuro l'opera più amata di Pirandello, per quanto mi riguarda di sicuro! Vitangelo è il protagonista che si pone moltissime domande, ma si rivolge anche direttamente al lettore. Lui si sente un uomo, ma ha dentro di se anche centomila persone diverse che desidera distruggere per comprendere il vero se stesso. Il protagonista arriva addirittura alla pazzia, ma è solo un altro modo per vedere la vicenda con occhio estraneo. Imperdibile! ![]() di M. Diego - leggi tutte le sue recensioniIl concetto di chi siamo o di chi vorremmo essere contrapposto al modo in cui il mondo ci vede, o pensa di conoscerci. In un'ideale gioco delle parti il protagonista Moscarda va alla ricerca della verità che c'è oltre le apparenze, ponendosi tutte le domande i dubbi che lo assillano, rischiando di essere considerato un povero folle. Un opera geniale degna del premio Nobel Luigi Pirandello. ![]() di G. Simona - leggi tutte le sue recensioniChi siamo? Chi vogliamo essere? Pirandello ci spiega che l'uomo è uno nessuno e centomila persone perché indossa sempre maschere differenti a seconda delle situazioni e delle persone! Siamo mutevoli... Questa mutevolezza porta instabilità e dubbi nel personaggio del libro, vitangelo, che alla fine troverà il modo di liberarsi degli altri centomila vitangeli che gli altri hanno creato ![]() di S. Jessica - leggi tutte le sue recensioniUna sfilza di personaggi che calzano maschere e recitano un copione senza mai giungere a contatto con il loro vero sè. Un'opera dove fino alla fine cerchi di comprendere quale sia il vero per poi giungere alla conclusione dell'uomo inautentico e socialmente costruito. Un dramma della letteratura italiana. ![]() di A. Annalaura - leggi tutte le sue recensioniTutta la trama del libro prende il via da una considerazione del protagonista, che specchiandosi nota il suo naso storto. In realtà la trama è abbastanza scarna, in quanto si tratta di un romanzo estremamente psicologico e per tale motivo ritengo che la lettura sia ardua per le lunghe pagine di introspettiva del protagonista. ![]() di G. Raffaele - leggi tutte le sue recensioniDa pirandelliano accanito, metto quest'opera solo dopo "Il fu Mattia Pascal". In questo romanzo Pirandello esprime al meglio la sua consapevolezza di come l'uomo non sia un uno ma sia una moltitudine - nei rapporti con gli altri - e, appunto, centomila. Leggendo il romanzo, attraverso le parole del protagonista, che non vuole accettare questa realtà, vi accorgerete che siamo tutti centomila. ![]() di B. Veronica - leggi tutte le sue recensioniLeggere questo libro può provocare un vero e proprio "trauma", un'apertura degli occhi... Centrale è il tema della percezione. Il protagonista si rende conto, osservandosi allo specchio, di avere una lieve pendenza del naso verso destra, un piccolo difetto di cui non si era mai accorto... Una piccola scoperta che sconvolgerà la sua vita! ![]() di C. Salvatore - leggi tutte le sue recensioniLa lettura dei romanzi di Luigi Pirandello non risulta mai inutile: "Uno, nessuno e centomila", in particolare, permette di riflettere sulla frammentarietà della nostra individualità, che noi crediamo una, mentre ha centomila facce quanti sono coloro che ci conoscono, e quindi siamo nessuno. Molto bello, lo consiglio. ![]() di D. Maria - leggi tutte le sue recensioniStraordinario! Altalenante, riflessivo, di spiccata vivacità intellettiva, divertente, satirico. Caratteristiche che solo un capoloavoro Pirandelliano può racchiudere in maniera così completa e coerente. Certamente un opera da non perdere e che merita il massimo dei voti. ![]() di F. Sonia - leggi tutte le sue recensioniIl titolo del romanzo descrive perfettamente l'intera opera, riassumendo in tre semplici parole l'intera opera. Come fa il protagonista Vitangelo Moscarda, anche il lettore acquisisce la consapevolezza che l'uomo non è Uno e che la realtà non è oggettiva: la realtà sta negli occhi di chi guarda. ![]() di L. Angelo - leggi tutte le sue recensioniUn'opera senza tempo di uno dei più grandi scrittori italiani di tutti i tempi. Da leggere rileggere e conservare. Un titolo geniale, introspettivo, mirabile essenza di una condizione umana da troppi data per scontata e fuorviante. Pira-precursore! ![]() di C. Valentina - leggi tutte le sue recensioniSi ride in questo scritto di Pirandello, fin dalla prima pagina. Si ride di un riso sardonico, e amaro. Attraverso la voce sconvolta, e poi inorridita, e poi ancora triste e dolorosamente folle, fino alla fine dolorante di Gengè, Pirandello ci trascina in un viaggio alla ricerca del vero "Io". "Chi sono Io? " è l'ossessione che attraversa tutto il racconto. E dal riso il volto assume man mano una smorfia mostruosa. Un capolavoro. Meraviglioso. ![]() di R. Daniele - leggi tutte le sue recensioniPirandello pungente come sempre, coglie le sfaccettature del mondo della percezione e prova a farle capire al lettore con un racconto che coinvolge e diverte. ![]() di R. Franco - leggi tutte le sue recensioniHo intenzione di rileggerlo, ma la scelta dialettale mi ha infastidito dal primo all'ultimo momento. Alcuni spunti di riflessioni sono ottimi bisogna imparare ad amarne il contesto. ![]() di M. Luigi - leggi tutte le sue recensioniQuesto libro vi farà riflettere sulla mutevole realtà delle percezioni, su come noi percepiamo chi ci circonda e su come chi ci circonda percepisce la nostra essenza. Avremo modo di capire quanto siano erronee e preconcette certe convinzioni e false molte convenzioni. ![]() di P. Sabrina - leggi tutte le sue recensioniSono d'accordo con chi dice che questo è il romanzo migliore di Pirandello, superiore anche al più famoso "Il fu Mattia Pascal". Anche se oggi ormai ci siamo abituati all'idea della frammentazione dell'io e della personalità, rimane un capolavoro da leggere e meditare. ![]() di B. Isabella - leggi tutte le sue recensioniUn uomo pensa di essere uno, pensa che anche gli altri lo vedano come egli vede se stesso. Ma scoprirà che in realtà gli altri lo vedono in innumerevoli modi diversi, per ognuno lui è una persona diversa da come si ritiene. Lui non si riconosce nelle visioni che gli altri hanno di lui; inoltre, non c'è nemmeno modo di riuscire a farsi intendere come si vorrebbe nelle conversazioni. Ognuno capirà una frase o un discorso a seconda dei sentimenti che prova verso quella persona, delle proprie esperienze passate, dell'umore del momento... ci sono tantissimi fattori che influiscono. Così il protagonista capisce che quello che lui pensava di essere per tutti, non è che un'evanescente idea. Insomma, noi pensiamo di essere uno, ma per gli altri siamo centomila, quindi in realtà siamo nessuno. ![]() di D. Raffaele - leggi tutte le sue recensionicon questo libro avrai la capacità di dividere il tuo io, ritrovarti in centinaia di personalità e scoprire che in fondo non ti appartiene niente a questo mondo e almeno avere la consapevolezza di vivere con più leggerezza la realtà. ![]() di P. Antonella - leggi tutte le sue recensioniMolti preferiscono 'il fu Mattia Pascal' ma a mio parere questo è il vero capolavoro di Pirandello: ci spiega in modo semplice un concetto complesso, la frantumazione dell'io. ![]() di S. Maione - leggi tutte le sue recensioniUn romanzo introspettivo che induce a meditare sulla realtà così sfuggente e molteplice, mutevole e soggettiva attraverso la storia di vitangelo Moscarda. ![]() di T. Maria - leggi tutte le sue recensioniAncora una volta Pirandello gioca con il dramma dell'esistenza: nonostante ci si sforzi di apparire qualcuno, rimaniamo "nessuno". Il nostro essere non corrisponde mai alla visione che gli altri hanno di noi. Per niente assurda la storia di Vitangelo Moscarda. ![]() di L. IVAN - leggi tutte le sue recensioniChi di noi non si è mai chiesto se siamo quello che crediamo di essere o ciò che gli altri vedono in noi? Fosse stato scritto al giorno d'oggi, forse sarebbe un soggetto trito e ritrito, ma Pirandello scrive questo capolavoro nei primi decenni del secolo scorso e l'introspezione che compie il protagonista è una sorta di apripista all'analisi del lettore. Un libro senza tempo. ![]() di N. Pilar - leggi tutte le sue recensioniUn romanzo in cui c'è tutta la poetica di Pirandello. Intrigante ed inquietante al tempo stesso. L'eterno dilemma che quotidianamente ci interroga: "Chi siamo?Quelli che crediamo di essere o quelli che gli altri credono che noi siamo? Un classico assolutamente consigliabile. ![]() di C. Raffaele - leggi tutte le sue recensioniUno dei migliori libri che io abbia letto: semplicemente geniale. I mille modi in cui possiamo considerarci, o gli altri ci consedriano: ma chi siamo? Leggi anche le altre recensioni su Uno, nessuno e centomila (31) |
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