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Le nostre centomila facce... - 5 settembre 2010
Un uomo pensa di essere uno, pensa che anche gli altri lo vedano come egli vede se stesso. Ma scoprirà che in realtà gli altri lo vedono in innumerevoli modi diversi, per ognuno lui è una persona diversa da come si ritiene. Lui non si riconosce nelle visioni che gli altri hanno di lui; inoltre, non c'è nemmeno modo di riuscire a farsi intendere come si vorrebbe nelle conversazioni. Ognuno capirà una frase o un discorso a seconda dei sentimenti che prova verso quella persona, delle proprie esperienze passate, dell'umore del momento... ci sono tantissimi fattori che influiscono. Così il protagonista capisce che quello che lui pensava di essere per tutti, non è che un'evanescente idea. Insomma, noi pensiamo di essere uno, ma per gli altri siamo centomila, quindi in realtà siamo nessuno.