Umanesimo e patriziato a Venezia nel Quattrocento di Margaret L. King edito da Il Veltro

Umanesimo e patriziato a Venezia nel Quattrocento

Editore:

Il Veltro

Traduttore:
Ricci S.
Data di Pubblicazione:
1989
EAN:

9788885015319

ISBN:

888501531X

Pagine:
768
Acquistabile con la

Descrizione Umanesimo e patriziato a Venezia nel Quattrocento

Francesco Petrarca scrisse di Venezia: "solidis fundata marmoribus, sed solidiore etiam fundamento civilis concordia stabilita, salsis cincta fluctibus sed salsioribus tuta consiliis". Le mura della città erano i sapienti giudizi dei suoi governanti; la sua sicurezza, anzi, la sua quasi miracolosa invulnerabilità, aveva a garanzia la concordia che regnava, mai incrinata o scalfita, tra i suoi probi e laboriosi cittadini. Nella elegante definizione del poeta è condensato tutto il "mito di Venezia", alimentato da un'ampia letteratura. Nel libro di Margaret L. King c'è il tentativo, di discendere alle radici più profonde del "mito", per fare luce sul storia, e sul ruolo della cultura umanistica veneziana.

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5 di 5 su 1 recensione

RECENSIONEDi T. FRANCO-13 agosto 2008

Francesco Petrarca, principe degli umanisti, scrisse di Venezia: «solidis fundata marmoribus, sed solidiore etiam fundamento civilis concordia stabilita, salsis cincta fluctibus sed salsioribus tuta consiliis». Le mura della città erano i sapienti giudizi dei suoi governanti; la sua sicurezza, anzi, la sua quasi miracolosa invulnerabilità, aveva a garanzia la concordia che regnava, mai incrinata o scalfita, tra i suoi probi e laboriosi cittadini. Nella elegante definizione del poeta è condensato tutto il "mito di Venezia", alimentato da un'ampia letteratura. Nel libro di Margaret L. King, la cui edizione originale è uscita negli Stati Uniti d'America presso la Princeton University Press di Princeton, N.J., c'è il tentativo, riuscito, di discendere alle radici più profonde del "mito", per fare luce sulla storia, e precisare quale ruolo la cultura umanistica veneziana svolse nell'opera di fortificazione ideologica della città, di quali torri e bastioni metaforici, costruiti con idee e credenze, suggestioni e stati d'animo, essa cinse e protesse la capitale di uno dei più importanti imperi mercantili dell'età moderna, e la sede di una luminosa civiltà artistica e letteraria. Procedendo sapientemente attraverso l'imponente mole della produzione umanistica veneziana, e muovendosi con altrettanta disinvoltura e chiarezza di intenti nel labirinto di una larghissima documentazione inedita; scavando con cura tra epistolari e trattati di teologia e di storia, tra componimenti poetici e relazioni ed atti ufficiali, tra "rotoli" universitari e testamenti di nobili e mercanti, la King ci restituisce il complesso intreccio dei rapporti che legarono, tra XV e XVI secolo, l'aristocrazia del sangue e del denaro a quella dell'ingegno, della cultura e dell'arte, di cui l'Autrice analizza pure la composizione sociale, le differenze generazionali, la formazione e gli interessi. Il risultato è duplice: da un lato questo libro mostra con particolare efficacia come gli ideali e le tecniche letterarie e retoriche dell'umanesimo acquistarono un inconfondibile volto veneziano nell'incontro con antiche, preesistenti e tenacemente radicate tradizioni filosofiche, religiose e morali, e con una realtà politica e sociale molto diversa da quella di altre capitali dell'umanesimo italiano; dall'altro, fornisce un vasto repertorio di dati e di informazioni bibliografiche e documentarie che sarà di valido sussidio per quanti vorranno accostarsi alla storia della cultura e della società veneziana del Rinascimento. Nell'umanesimo veneziano, dimostra la King - il concetto centrale è la unanimitas, ovvero una petizione di organica unità, coerenza, solidarietà e integrità nella vita civile come in quella familiare, economica e privata, che il patriziato chiede ai suoi umanisti di fondare filosoficamente, di celebrare nella storiografia e nella letteratura, di esprimere attraverso la retorica più raffinata per il conseguimento di obiettivi e di vantaggi generali, la fedeltà alla res publica, l'eroismo civile e militare, la piena dedizione del cittadino ai propri compiti pubblici e al bene comune. Franco Tagliarini