Ultimo quarto di luna di Chi Zijian edito da Corbaccio

Ultimo quarto di luna

Editore:

Corbaccio

Traduttore:
Potì V.
Data di Pubblicazione:
28 aprile 2011
EAN:

9788863801941

ISBN:

8863801940

Pagine:
301
Formato:
rilegato
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Trama Ultimo quarto di luna

"A me non piace l'idea di dormire in una stanza dalla quale non si vedono le stelle..." A parlare è una donna di novant'anni. Una evenchi, appartenente al popolo delle renne che si muove lungo il fiume Argun, all'estremo confine nord-orientale della Cina. Per secoli, la sua gente è vissuta a contatto con la natura, godendone la bellezza e subendone la crudeltà. Link, il padre della voce narrante, è il miglior cacciatore della tribù; Damara, la madre, è la donna più bella e la più abile danzatrice; Nidu, lo zio, è il capo della tribù e lo sciamano. La vita scorre semplice: gli uomini cacciano, le donne accudiscono i figli e le renne, e conciano le pelli che commerciano con i rari mercanti russi di passaggio. Ma con l'invasione giapponese della Manciuria, gli evenchi vengono stanati dalle foreste e, loro malgrado, si trovano a fare i conti con una realtà estranea. Dopo la guerra, entrano a far parte della nuova Repubblica Popolare Cinese, che li incoraggia a trasferirsi nelle città, a smettere la loro esistenza nomade per abbracciare la "civiltà". Alcuni si integrano, altri si trovano emarginati in una società che non capiscono. Intanto le loro foreste vengono abbattute, divise dalle strade. Chi sceglie di tornare alla foresta si sente ormai senza radici, senza identità, straziato dalla consapevolezza che non esiste più un posto per lui. La narratrice, invece, anche ora che è giunta alla fine, sa di dover rimanere là dove la sua storia ha avuto inizio.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 2 recensioni

Insomma...Di F. Luigi-25 maggio 2012

Il romanzo parte bene, è interessante, parla della storia di una tribù al limite tra Russia e Cina; più che della vita, della morte; c'è più o meno un deceduto ogni due pagine, sono tutte morti sconvolgenti e drammatiche, le pagine sono trecento e dico solo di uomini e donne, poi ci sono scoiattoli, volpi, lupi, orsi tutti ammazzati, macellati, un massacro.

MeravigliosoDi G. Alice-20 marzo 2012

Un libro davvero stupendo, un piccolo capolavoro della letteratura contemporanea cinese. Narra la storia di una tribù di Evenchi e delle loro vicende, abbracciando un periodo di tempo che va dagli inizi del Novecento agli anni Novanta. La narrazione è fluida e fresca, le descrizioni dei paesaggi delle foreste e montagne Cinesi sono poetiche ed evocative, la natura è la protagonista per eccellenza, i costumi e la vita della tribù ricostruiti perfettamente. All'inizio ho avuto qualche difficoltà a ricordare tutti i personaggi, dato che è narrata la storia di almeno cinque generazioni, ma dopo poco si impara ad affezionarsi ai protagonisti, a gioire e a rattristarsi insieme a loro. Da leggere assolutamente.