Descrizione Gli ultimi incantesimi
"Gli ultimi incantesimi" è una storia di Regine. Una storia di Guerriere. Il loro destino non è scolpito su un muro, ma scandito da una filastrocca che, dai passi di una bambina a quelli di un'altra, attraversa i secoli. Tra tutte le regine la più disperata è quella degli Orchi, disposta a sacrificare non solo la vita, ma l'eternità. La più sola è la Regina del Mondo degli Uomini. La più disarmata è la Regina del popolo deportato dei Nani, condannato a morire nelle miniere, la più improbabile è Masciak la Grassa, la figlia del boia. Signora degli Eserciti. Tutte dovranno imparare a combattere e a vincere, perché il futuro del mondo passa dalla libertà e dalla forza delle madri, passa dal loro diritto inalienabile di scegliere il padre dei loro figli, mostrare il viso, sentire il vento nei capelli, dal loro diritto inalienabile di non essere battute, vendute, comprate, sfruttate, ripudiate, lapidate, bruciate. "Gli ultimi incantesimi" è una storia di eroi involontari, improvvisati, minori, quelli bassi, i brutti, i deboli, i qualsiasi. È un coro di voci piccole. L'eroe più piccolo è un bambino terrorizzato dai mostri che vivono nell'ombra sotto il suo letto". (Silvana De Mari) Età di lettura: da 12 anni.
Recensioni degli utenti
Le regine-12 dicembre 2010
Dopo L'ultimo Elfo e L'ultimo orco, questo è il terzo capitolo della saga creata dalla De Mari. Un fantasy corposo, commovente e affascinante, carico di personaggi interessantissimi, e di figure femminili di eccezionale levatura.
Bellissimo-17 ottobre 2010
Una storia di figure femminili (donne, nane, orche, elfe) che soffrono, combattono, lottano, piangono. E vincono. Vincono sull'odio e sul dolore, con il coraggio e la forza che solo una donna sa trovare quando tutto va a rotoli. Veramente bello.
una delusione-14 luglio 2010
In genere i libri di Silvana De Mari sono belli. Davvero. Quando è uscito un librone così sostanzioso (sono più di 700 pagine) sono corsa a prenderlo, anche perché dalla trama sembrava molto bello. E invece. Che delusione! C’è qualcosa, narrativamente parlando, che non funziona. Triste e a tratti scontato. Poca carica epica, si sente che l’autrice usa i personaggi per parlare di cose che le stanno a cuore, ma la storia ci perde. Peccato.