L' ultima settimana di settembre di Lorenzo Licalzi edito da Rizzoli

L' ultima settimana di settembre

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
28 agosto 2015
EAN:

9788817083119

ISBN:

8817083119

Pagine:
300
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama L' ultima settimana di settembre

Pietro Rinaldi ha ottant'anni e vuole essere lasciato in pace. Ormai è convinto che la sua vita sia arrivata al capolinea e, mentre mangia penne all'arrabbiata, riflette su quanto i libri siano meglio delle persone. Se già fatica a sopportare se stesso, figuriamoci gli altri! Non ha proprio intenzione di avere a che fare con l'umanità... fino a quando, un giorno, nel suo mondo irrompe Diego, il nipotino quindicenne. Lui ha l'entusiasmo degli adolescenti e la forza di chi non si lascia abbattere dagli eventi, neanche da quelli più terribili, e non ha paura di zittire i malumori del nonno. Da Genova partono in direzione di Roma, a bordo di una Citroën DS Pallas decapottabile su cui sembra di volare. Sul sedile posteriore c'è Sid, l'enorme incrocio tra un San Bernardo e un Terranova - vera e propria calamità. Ed è così che un viaggio di sola andata si trasforma in un'avventura on the road, piena di deviazioni e ripensamenti, vecchi amori e nuove gioie. Perché è proprio quando credi di aver visto tutto che scopri quanto la vita riesca ancora a sorprenderti. "l'ultima settimana di settembre" è il racconto esilarante e commovente del viaggio di un nonno e un nipote alla ricerca di se stessi. È una storia che, senza giri di parole, scava nei sentimenti più profondi e ci porta di fronte alle emozioni più vere, quelle che richiedono una buona dose di coraggio per essere affrontate ma rimangono impresse indelebili dentro di noi.

Fuori catalogo - Non ordinabile
€ 18.00

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
2 di 5 su 1 recensione

DiscretoDi G. Claudia-12 febbraio 2017

Dà un bel messaggio: alla fine è la speranza che vince. Soprattutto per questo gli ho perdonato lo stile troppo spiritoso dei primi capitoli, tipico degli autori moderni, che credono che strappare risate in maniera sfacciata sia segno di originalità e simpatia. La storia è vera, i personaggi tangibili e i sentimenti raccontati reali. Lo stile senza fronzoli aiuta a non cercare stupida poesia e a seguire i pensieri dei personaggi. Ma credo che l'autore avrebbe saputo fare anche meglio.