L' ultima corsa per Woodstock

Un giallo perfetto. Splendida ambientazione british, che la traduzione riesce a mantenere anche nel linguaggio, e che pervade i personaggi in tutti i loro atteggiamenti. Trama in apparenza semplice, ma che si complica sempre più, in particolare ogni volta che sembra di essere arrivati a un risultato, con un'architettura eccezionalmente ben studiata. Il protagonista investigativo è un tipo di ispettore di cui l'autore preferisce non descrivere troppo, forse per lasciare maggior definizione ai prossimi romanzi, ma nonostante tutto è ben al centro del caso da cui si fa coinvolgere, risultando così più che mai interessante.

Giallo classico, co una ragnatela di situazioni, personaggi, intrighi sentimentali che magicamente trovano una loro collocazione in un disegno semplice e logico. La storia ha come sfondo un paesaggio inglese uggioso, fatto di pub, di vicini curiosi, di signore gentili e di birra a volontà. Proprio una gradita sorpresa: aspettiamo la riedizione degli altri episodi.

Un gradito, nuovo personaggio nel panorama della letteratura poliziesca europea. L'Ispettore Morse, coadiuvato dal sergente Lewis, alle prese con l'omicidio di una avvenente giovane, all'interno di un parcheggio di un pub. Lo sfondo è l'entroterra di Oxford, con la sua università, le sue strade, i suoi pubs, la sua gente. Nonostante le mille bugie, reticenze, omissioni, Morse riuscirà ad incastrare ogni tassello di questo puzzle al suo posto, svelando l'iter criminoso in un clima infarcito di tradimenti coniugali. Alla fine, con un lungo percorso logico-deduttivo, arresterà l'autore del delitto. Mentre una lacrima gli solcherà il viso! Stile scorrevole, veloce, appena appesantito da una enorme mole di dati (nomi di strade, personaggi, pubblici esercizi): ma l'Isp. Morse è investigatore puro e il riscontro sul campo lo va a cercare da sè!