Tutte le poesie (1946-2005) di Elio Pagliarani edito da Garzanti

Tutte le poesie (1946-2005)

Editore:

Garzanti

A cura di:
A. Cortellessa
Data di Pubblicazione:
2 febbraio 2006
EAN:

9788811678328

ISBN:

8811678323

Pagine:
512
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Tutte le poesie (1946-2005)

Il volume raccoglie l'intera produzione poetica di Elio Pagliarani, dalle prime raccolte degli anni Cinquanta a una serie di inediti degli ultimi anni. Per la prima volta è possibile seguire il percorso di uno scrittore che ha saputo costantemente reinventarsi nel corso degli anni. Da un lato una fedeltà quasi fotografica al reale, e al mondo della piccola gente, dal sottoproletariato a impiegati come "la ragazza Carla", protagonista di uno dei suoi testi più famosi; dall'altro l'uso di una serie di procedimenti tecnico-formali tipici delle avanguardie, una capacità inusuale di giocare con la lingua e i suoi ritmi.

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4 di 5 su 1 recensione

Verismo a MilanoDi f. claudio-7 luglio 2010

Pagliarani segue la linea tracciata da Parini, ripresa in seguito anche da Gozzano, in cui il quotidiano è raccontato attraverso uno stile alto, lirico: una specie di frizione, di contrasto, tra stile altro e quello basso. Tutto il contrario dell’operazione di Betteloni, per esempio, ripresa poi anche da Montale, in cui si "abbassa" il linguaggio lirico e si "alza" quello umile, ovvero il quotidiano, fintantoché viene a crearsi una sorta di "poesia in prosa". “La ragazza Carla” sembra ispirarsi a “La signorina Felicita” di Gozzano, sia per il tono a tratti crepuscolare, sia perché Pagliarani gioca a tener alto il tono lirico, facendolo contrastare con una lingua volutamente e chiaramente bassa. In parole povere uno stile alto in decasillabi, il quale sembra proprio dalla poesia ermetica, che fa "frizione" con delle pagine di manuali di dattilografia e di lettere commerciali. Questo poemetto quindi segue due linee, la prima è quella del contrasto tra un stile sublime con quello quotidiano, l’altra linea è un progressivo avvicinamento alla prosa. Al centro della storia c’è Carla, che lavora come dattilografa, ragazza che si appresta ad uscire dall’adolescenza, una ragazza ingenua, vogliosa di imparare. Lungo questo suo cammino incontra però i lati brutti della vita. "La ragazza Carla" è un romanzo scritto in forma di prosa, un romanzo di formazione nella fattispecie, il quale racconta di una ragazza, Carla: piena di vitalità e speranze. C’è quasi il tentativo di mettere in versi una storia tipicamente verista, la classica storia di un vinto, solo che ci troviamo in piena civiltà industriale, siamo a Milano. Vediamo Carla muoversi all’interno di un mondo che non corrisponde affatto al suo animo idealista, quindi mediocre e materialista, il quale sarà la causa della sua presa di coscienza della vera natura del mondo e di conseguenza causa della sua disillusione.