Tu non sei un gadget
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Strade blu. Non Fiction
- Traduttore:
- Bertoli M.
- Data di Pubblicazione:
- 28 settembre 2010
- EAN:
9788804601937
- ISBN:
8804601930
- Pagine:
- 267
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Industrie di Internet e del World Wide Web
Descrizione Tu non sei un gadget
Proviamo a immaginare che gli esseri umani smettano di usare la tecnologia piegandola ai propri scopi, per lasciare che sia la tecnologia a plasmare le loro vite: che cosa accadrebbe? Jaron Lanier, guru della realtà virtuale, appartiene alla ristretta cerchia dei lungimiranti pionieri della Silicon Valley che si formò negli anni Ottanta. Tra i primi a predire i rivoluzionari cambiamenti che il Web avrebbe apportato al mondo dell'economia e della cultura, oggi, a vent'anni dalla creazione della Rete, offre una lettura stimolante del modo in cui Internet pervade e condiziona le nostre esistenze. Il Web e le sue applicazioni sono ormai così familiari che è facile non vedere come di fatto essi si stiano sviluppando in direzioni imprevedibili rispetto al progetto originario. Grazie a un metodo d'indagine coerente e rigoroso e al suo talento eclettico, Lanier analizza gli aspetti tecnici e culturali, l'impatto sociale e le distorsioni ideologiche di un universo digitale contraddittorio e ci mette in guardia contro le aberrazioni di un sistema condizionato dai mercati finanziari e da siti che troppo spesso privilegiano la "saggezza della folla" e gli algoritmi informatici a danno dell'intelligenza e della capacità di giudizio delle singole persone, mettendo in serio pericolo la creatività intellettuale, lo spirito critico e la stessa idea di sapere.
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Recensioni degli utenti
Tu non sei un gadget-27 settembre 2011
Il libro risulta insostenibile nel suo voler essere anticonformista a tutti i costi: tutti dicono che il web 2. 0 è la rivoluzione in corso? Lanier ci mette in guardia dal rischio reale che ci rubi l'anima. L'open source pare a tutti la soluzione più rispettosa degli individui e meglio capace di esaltarne la vena creativa? Lanier dice che è la morte del mercato e dei creativi di professione. Si potrebbe continuare. Il gioco è noto: quando chi è stato precursore vede che ora tutti parlano di ciò di cui è stato precursore, sente l'irrefrenabile bisogno di affermare il contrario per riappropriarsi della leadership che gli spetta. Del volume (mix veramente bizzarro e contraddittorio di marxismo e antimarxismo, anarchia e conservatorismo, agnosticismo e spiritualismo) si può salvare ben poco: alcune idee, qualche bella frase. Poco. Molto poco. Se leggete in tempo questa recensione, non compratelo.