La trota ai tempi di Zorro
- Editore:
DeriveApprodi
- Collana:
- Narrativa
- Data di Pubblicazione:
- 19 giugno 2006
- EAN:
9788889969076
- ISBN:
8889969075
- Pagine:
- 95
- Formato:
- brossura
Trama La trota ai tempi di Zorro
È l'inverno del 1975. Stefano Baldazzi Morra ha 13 anni ed è arrivato in Piemonte, nel piccolo paese di Gozzano, assieme alla famiglia. A segnare la crescita di Stefano, la pesca alla trota: una passione vissuta come una sorta di allenamento alla vita, un passatempo a cui dedicare tutto il tempo libero dallo studio. In pochi mesi la tranquilla vita di Stefano si trasforma. Il padre, in grave crisi personale, abbandona la famiglia per ritrovarsi alcolizzato a condurre una vita da barbone. A scuola si respirano i profumi della rivolta, dei moti studenteschi che esploderanno nella primavera del 1977. Romanzo di formazione, "La trota ai tempi di Zorro "è la prima prova narrativa di Michele Marziani, giornalista quarantenne appassionato di gastronomia e di pesca. Un romanzo in cui gli anni di piombo sono visti con gli occhi di un ragazzino, ingenui e curiosi e la pesca alla trota diventa chiave di lettura del mondo, possibilità di conoscenza e di riscatto rispetto al cinismo della vita.
Recensioni degli utenti
Maledetta adolescenza...-26 febbraio 2011
Occhi di bambino che spaziano negli anni di piombo con la leggerezza che solo i timidi posseggono quando si affacciano alla vita. Adolescenza agognata, vissuta alla grande, maledetta quando persa e rimpianta nel futuro. Maledetta adolescenza, rivisitata nell'opera prima da un malinconico e disincantato Marziani, che entra in punta di piedi nel novero degli scrittori piu' dolci e sensibili, lasciando trasparire la sua buona stoffa. Maledetta adolescenza, del tempo d'un soffio... Anch'io pescavo, mi piaceva, mi aiutava a riflettere, a crearmi un'identità, una vita d'adulto, degna di un'esistenza... I momenti piu' teneri... Bel libretto Marziani!
La trota ai tempi di Zorro-4 ottobre 2010
Troppo breve, troppo troppo breve questo libro dolente e profondo. Avrei voluto che non finisse mai: a Stefano, il timido, orgoglioso, piccolo protagonista, mi sono affezionata come se fosse un figlio mio. I suoi sentimenti struggenti, la sua difficoltà a crescere e la sua facilità nel capire mi hanno emozionato. Sullo sfondo, rumoreggiano gli anni di Piombo.