Tesla, lampo di genio. La storia e le scoperte del più geniale inventore del XX secolo di Massimo Teodorani edito da Macro Edizioni

Tesla, lampo di genio. La storia e le scoperte del più geniale inventore del XX secolo

Data di Pubblicazione:
2005
EAN:

9788875076818

ISBN:

8875076812

Pagine:
128
Formato:
brossura
Argomento:
Invenzioni e inventori
Acquistabile con la

Descrizione Tesla, lampo di genio. La storia e le scoperte del più geniale inventore del XX secolo

Nikola Tesla è stato uno dei più originali inventori. È a lui che si deve l'energia elettrica - in particolare le correnti alternate - ma anche tantissime altre invenzioni come le lampade a fluorescenza, la radio, la TV, il radar, la turbina, i robot, le macchine elettroterapeutiche. Il volume passa in rassegna tutte le più importanti invenzioni di Tesla, ma anche l'antagonismo con Thomas Edison e quello con Guglielmo Marconi, l'opposizione dei magnati e dei politici del tempo alle sue idee quando si accingeva a trasmettere energia senza fili al fine di creare un sistema di approvvigionamento energetico accessibile a tutti. Viene anche descritto il suo contributo nel campo della geofisica e della fisica fondamentale.

Prodotto momentaneamente non disponibile
€ 12.00

Inserisci la tua e-mail per essere informato appena il libro sarà disponibile

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
3 di 5 su 3 recensioni

TeslaDi S. Maria-19 novembre 2010

Una breve biografia del grande scienziato serbo Nikola Tesla. L'autore si è basato chiaramente su altre opere simili non tradotte in Italia, riportandone anche alcuni errori e ripetizioni. Comunque il testo è una buona introduzione alla scoperta dell'incredibile vita di Tesla, facendo anche chiarezza su alcune leggende diffusesi dopo la sua morte.

GenialeDi P. ALESSANDRO-9 luglio 2010

Riscoprire figure come Nikola Tesla, al di là ed oltre esagerazioni di stampo new age, può farci riflettere sul nostro modello di sviluppo. Teodorani accompagna la visione del film, un pò datato ma veramente affascinante, con note utilissime alla comprensione ed alla visione disincantata della biografia filmata del genio croato. Il film è uno dei pochi tentativi di rendere con fedeltà l'utopia di un grande uomo che sperava, ingenuamente, che la ricerca scientifica non dovesse essere asservita al tornaconto economico. Speriamo che il suo messaggio non resti, ancora una volta, confinato nel limbo e tacciato di impossibilità scientifica, come tutte le scoperte che mirano solo al bene dell'uomo e non al profitto. Da leggere e vedere. Utile.

IL GENIO DIMENTICATODi P. Tullio-30 giugno 2009

Noi Italiani siamo di solito molto bravi a blasonare i geni della nostra storia, come se fossero meriti personali, anche perché alimentano quella nostra congenita vanità: potersi vantare della fama dei nostri migliori personaggi come Leonardo, Galilei, Michelangelo o come Pavarotti, Armani, Enzo Ferrari ecc. giova al nostro vorace ego. Del resto, esser fieri della nostra identità non è peccato, ma solo un giusto riconoscimento delle nostre capacità creative, frutto dell'innato individualismo che ci caratterizza, tanto nel bene quanto nel male. Personalmente, considero l'individualismo di primaria utilità, perché andare contro corrente, rompere paradigmi antichi per crearne di nuovi, sviluppando soluzioni innovative ci fa progredire ed è parte fondamentale del processo evolutivo: è progresso che ci permette di salire verso l'alto, liberando l'umanità dalle catene dell'ignoranza. Tuttavia, non siamo sempre altrettanto solerti a riconoscere Meriti, genialità o doti altrui. E' noto il caso dell'invenzione del telefono che teniamo caro attribuire al nostro Meucci, contro la sfacciata indebita appropriazione da parte di Bell; allora, come potremmo negare la legittima paternità della radio al suo vero autore? Sì, oggi si riconosce unanimemente che, per attribuirsi in modo abusivo la rivoluzionaria invenzione, Marconi s'è avvalso degli studi del genio di Nikola Tesla. Questa biografia, dunque, è un'utile lettura da raccomandare che rende giustizia ad un grande personaggio ingiustamente dimenticato. Con essa il ricercatore italiano Teodorani contribuisce a strappare all'anonimato la stravagante ed incredibile genialità di scoperte scientifiche sulla trasmissione dell'energia ancora avvolte da molta incomprensione e mistero. Tesla è senza dubbi uno dei più importanti geni del nostro tempo e le sue osservazioni sono ancora oggetto di studio che i servizi segreti americani tutt'ora gelosamente conservano nei loro archivi. Teodorani non è un liberale, anzi; non risparmia critiche all'egoismo degli imprenditori privati; non esita a condannare apertamente i loro interessi personali ed il conseguente sfruttamento della conoscenza che egli vorrebbe libera dalla speculazione lucrativa. Fra gli scienziati questo ordine di pensiero - o pregidizio - è abbastanza comune e perfino Einstein, sulle cui teorie lo stesso Tesla discordava, ha manifestato polemici atteggiamenti "anticapitalisti", strizzando l'occhiolino al socialismo. Anche Tesla intendeva estendere i vantaggi delle sue importantissime scoperte - corrente alternata ed altre misteriose intuizioni ancora poco esplorate - a tutta l'umanità, in aperto dissidio con i suoi patrocinatori (Edison prima e Westinghouse dopo). Ma, pur comprendendo questo generoso idealismo, come si può pretendere che coloro che impegnano i propri patrimoni in avventure incerte, correndo rischi che non possono essere valutati a priori, senza una corrispettiva prospettiva compensatrice? Certi idealismi si adattano più alle romantiche buone intenzioni ed alla poesia di un universo idilliaco, piuttosto che al mondo reale della pragmatica economia industriale. In fondo, ogni ricerca nasce dalla curiosità e dalla necessità dei singoli individui che rispondono ai loro particolari bisogni e curiosità, potendo essere questi stimoli pure di innocente natura non venale. Tuttavia, anche l'ambizione al semplice premio della propria personale realizzazione costituisce una forma di risposta, di compensazione al proprio particolare egoismo. Cercare di soddisfare questo personale successo serve alla propria realizzazione, i cui risultati possono poi, ovviamente, esser trasferiti anche al beneficio altrui. Nella sua bellissima opera - LA FAVOLA DELLE API, come pure nella provocatoria MODESTA DIFESA DELLE CASE DI PIACERE - Bernard de Mandeville si riferisce al famoso paradigma "Vizi privati e benefici pubblici", sui quali i nostri idealisti della solidarietà sociale, dovrebbero meditare. L'egoismo, allora, è davvero così scandaloso? Dalla grande scrittrice Ayn Rand apprendiamo ancora come l'egoismo non è un semplice deleterio vizio, bensì una fondamentale virtù che lei non esita difendere, in modo molto convincente contro l'ambiguo egualitarismo di moda. Infatti, l'egoismo è pure un'autentica necessità biologica senza la quale l'essere umano sarebbe destinato ad un'insignificante vita vegetativa, mentre noi, grazie a nostro salutare egoismo specifico, sviluppiamo la nostra creatività e progrediamo non solo come individui privati, ma soprattutto come elementi integranti dell'ingranaggio della collettività.