Evoluzione e involuzione del sistema elettorale italiano
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2008/2009
- Relatore:
- Carlo Di Marco
- Università:
Università degli Studi di Teramo
- Facoltà:
Scienze Politiche
- Corso:
Scienze politiche e delle relazioni internazionali
- Cattedra:
Istituzione di diritto pubblico
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 90
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.04 Mb
Descrizione Evoluzione e involuzione del sistema elettorale italiano
Questo mio lavoro si pone l'obiettivo di comprendere l'evoluzione del nostro sistema elettorale. Sempre se di evoluzione si tratta! Dopo le dure critiche da parte di politici e costituzionalisti alla riforma Calderoli del 2005, tutti i partiti erano d'accordo sul "cambiare le regole del gioco”. Il dibattito sulla riforma elettorale, soprattutto nella primavera del 2007, sembrava essere la questione delle questioni. Tutti i media non parlavano d'altro. Ma l'improvvisa caduta del governo Prodi, anziché accelerare questo processo di riforme, lo interrompe. Si torna alle urne con una legge elettorale che tutti avevano criticata e bistrattata. Scopo di questo testo è fornire spunti di riflessione per valutare e i pro e i contro della l. 21 dicembre 2005 n. 270, "Modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” (il cd. porcellum), e, in maniera più complessiva, formarsi un'idea la più possibile autonoma sull'evoluzione (o involuzione) della nostra legislazione elettorale. Per fare ciò nella mia tesi non mi sono limitato all'esame dell'ultima legge elettorale ma, partendo dall'analisi del sistema elettorale dell'Italia postunitaria, ho cercato di indagare la reale volontà dei costituenti: quale sistema, tra "l'eterno dilemma” maggioritario o proporzionale, hanno scelto. Una volta affrontata la legislazione dal punto di vista della costituzione, l'indagine prosegue analizzando le maggiori riforme susseguitesi negli ultimi cinquant'anni: la "legge truffa” del 1953, la stagione dei referendum, il "mattarellum” del 1993 e, infine, la riforma Calderoli. Nell'ultimo capitolo si è anche accennato alla cd. legislazione elettorale di contorno affrontando le gravi lacune presenti nel nostro sistema e alcune proposte di correttivo. Se il tentativo è riuscito, lo lasciamo giudicare al lettore.