Democrazia partecipativa e democrazia deliberativa: un confronto
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2008/2009
- Relatore:
- Giovanni Moro
- Correlatore:
- Marco Burgalassi
- Università:
Università degli Studi Roma Tre
- Facoltà:
Scienze della formazione
- Corso:
Managemente del servizio sociale a indirizzo formativo europeo
- Cattedra:
Organizzazione aziendale
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 121
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.31 Mb
Descrizione Democrazia partecipativa e democrazia deliberativa: un confronto
Un dato concreto e facilmente percepibile è quello che testimonia l'impasse che le democrazie contemporanee stanno attraversando negli ultimi decenni. Basti pensare, senza pretese di esaustività, alla crescente disaffezione dei cittadini alla vita politica, al decremento della partecipazione elettorale, alla "erosione” della rappresentatività all'interno delle istituzioni e dei partiti politici, alla conseguente e generalizzata sfiducia nei confronti di questi ultimi. Ciò si pone come la cornice di riferimento entro la quale si sono sviluppate, da ormai più di un decennio, ampie e profonde riflessioni sui problemi e sui limiti della democrazia rappresentativa, riflessioni che portano con sé un variegato panorama di proposte, di diversa portata, finalizzate a dare plausibili risposte in merito ai punti critici del funzionamento delle democrazie contemporanee. Tra queste, la democrazia partecipativa e la democrazia deliberativa hanno un'indubbia rilevanza. L'idea cardine che entrambi gli approcci condividono è connessa a una maniera nuova di pensare e realizzare la partecipazione del cittadino alla vita democratica attraverso forme di coinvolgimento attivo in questioni di rilevanza pubblica, le quali comportano la creazione di una dimensione in cui il cittadino stesso non risulta semplice appendice di processi decisionali appannaggio interamente del livello politico-istituzionale, bensì, in forme e modalità che variano da caso a caso, (co)protagonista di tali processi. Ma quali sono i caratteri peculiari dei due modelli? Qual è la relazione che sussiste tra la democrazia partecipativa e quella deliberativa? Da un'analisi di 72 casi italiani di partecipazione emerge, innanzitutto, come democrazia partecipativa e democrazia deliberativa possano essere considerate quali aspetti tipici ma complementari della tendenza, che si riscontra da alcuni decenni nelle democrazie, di allargare la piattaforma della partecipazione e renderla sempre più "a misura di cittadino”. In questo contesto la democrazia deliberativa si pone come forma particolare e forse più ricca di fascino della democrazia partecipativa ma tra di esse non sussiste una contrapposizione, quanto piuttosto un legame intrinseco, che è visibile non soltanto nella condivisione della meta finale, quella di rendere i cittadini soggetti attivi dei circuiti di partecipazione, ma anche dei principi riguardanti l'inclusione dei partecipanti, la dimensione (essenzialmente locale) di realizzazione e le forme di strutturazione dei processi, il rapporto, per così dire, "ausiliare” rispetto ai meccanismi democratico-rappresentativo, il potenziale di creazione di capitale sociale.