Giovanni Pascoli: linguaggio e retorica nei "Poemi italici" e nelle "Canzoni di Re Enzio"
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2012/2013
- Relatore:
- Giuseppe Zaccaria
- Correlatore:
- Dario Corno
- Facoltà:
Lettere e Filosofia
- Corso:
filologia moderna, classica e comparata
- Cattedra:
letteratura italiana
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 339
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 2.91 Mb
Descrizione Giovanni Pascoli: linguaggio e retorica nei "Poemi italici" e nelle "Canzoni di Re Enzio"
Pascoli, il poeta delle piccole cose e del nido famigliare, ha composto delle opere che si discostano notevolmente dal resto della sua produzione. Tra di esse spiccano i “Poemi italici” e le “Canzoni di Re Enzio”, che, anziché trattare dell’infanzia e dell’anima del poeta, intendono affrontare l’argomento storico per far conoscere personaggi e avvenimenti del passato che, altrimenti, rischierebbero di essere dimenticati. Pur optando per scelte retoriche differenti rispetto a quelle fatte nelle altre raccolte, Pascoli non smette di dimostrare la sua grande abilità poetica, di stupire per la sua perizia metrica, di arrivare ai limiti dello sperimentalismo linguistico e di puntare al coinvolgimento emotivo del lettore, senza il quale egli ritiene che non ci possa essere vera poesia, né vera conoscenza. La tesi intende analizzare il linguaggio e la retorica di queste raccolte, ricercando le cause che hanno determinato le scelte del poeta e confrontandole con le teorie espresse negli scritti in prosa. Per ogni caratteristica analizzata è inoltre proposto un elenco completo degli esempi individuati nelle opere prese in esame.