Il film in cattedra: cinema e formazione degli insegnanti

Dopo parecchi anni vissuti alla scuola dell'infanzia come insegnante, mi sono sentita assorbita completamente nella gestione delle dinamiche relazionali che si instaurano tra bambini, tra la maestra e l'alunno, nel team docenti, con i genitori, con l'extrascuola. Ho sentito l'urgenza di guardarmi dentro, di fare un viaggio nella mia professione, dando finalmente una conclusione anche ai miei studi universitari focalizzando l'attenzione sull'importanza di una buona scuola, anche con l'utilizzo del cinema come strumento di analisi e riflessione per il saper essere dell'insegnante. Infatti, "tra educazione e comunicazione c'è uno stretto rapporto, un rapporto originario, poiché si educa comunicando. La relazione educativa avviene attraverso parole, gesti, azioni nella comunicazione interpersonale ma si serve anche di linguaggi e canali comunicativi artificiali, a partire dalla scrittura fino ai moderni media audiovisivi e telematici. Al tempo stesso, ci si educa a comunicare”. Basandomi su questi concetti e riflessioni, ho costruito la struttura della mia tesi. Nel capitolo primo presento le missioni fondative per avere una buona scuola. Nel capitolo secondo metto in risalto i diritti dei bambini, in particolare il diritto al tempo e all'ascolto. Nel capitolo terzo mi soffermo sulla scuola come vivaio di relazioni e sulla professionalità degli insegnanti. Nel capitolo quarto affronto il viaggio del linguaggio filmico come strumento educativo, per passare poi alla presentazione dei quattro film, oggetto di particolare attenzione e approfondimento: Essere e avere, La guerra dei fiori rossi, La classe, Ricomincia da oggi.