Produzione di un gel leucopiastrinico induttore di stimoli rigenerativi tissutali: esperienze in pazienti con difetto rigenerativo cutaneo

Da alcuni anni emocomponenti per uso rigenerativo, ricchi in piastrine, vengono prodotti per applicazioni in diversi settori clinici e su diversi tipi di lesioni tessutali; ossee, cutanee, tendinee. Il razionale dell'utilizzo di questi emocomponenti è centrato fondamentalmente sulla produzione e applicazione locale di un gel piastrinico, ottenuto mediante attivazione con trombina, in grado di rilasciare fattori di crescita piastrinici. Recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato l'importanza, oltre alle piastrine, anche delle componenti cellulari mononucleate circolanti, nei processi di rigenerazione e differenziazione dei tessuti, e la capacità dei fattori di crescita piastrinici di attivare questa componente. Un ruolo importante nella rigenerazione hanno anche le macromolecole della matrice extracellulare, come la fibrina e la fibronectina che costituiscono l'impalcatura per la migrazione cellulare nel tessuto leso. Date queste premesse, ed essendo la rigenerazione legata non solo alle piastrine ma anche alle componenti mononucleate leucocitarie, abbiamo messo a punto un sistema per ottenere un concentrato leuco-piastrinico arricchito in fibrinogeno, dove fossero rappresentati i componenti cellulari più importanti della rigenerazione. Lo scopo della tesi è stato quello di produrre da sangue periferico e senza manipolazione cellulare un emocomponente capace di integrare l'efficacia dello stimolo con la praticità di produzione, l'agevole applicazione, conservabilità e sicurezza. Il processo di produzione è stato messo a punto in pazienti portatori di lesioni cutanee di difficile guarigione, che hanno potuto beneficiare dello stimolo riparativo indotto dalle componenti cellulari e molecolari del concentrato leuco-piastrinico applicato sulle lesioni in forma di gel. Utilizzando un kit per la raccolta di cellule staminali da sangue periferico (PBSC) e modificando alcuni parametri di raccolta, si è ottenuto con il separatore cellulare Haemonetics MCS+ (Haemonetics Corp., Braintree, MA, USA) un concentrato ricco non solo di piastrine ma anche di cellule mononucleate, in particolare di monociti. I risultati dei conteggi sugli emocomponenti studiati dimostrano un incremento di concentrazione per tutte le tipologie cellulari, con i più alti fattori di arricchimento proprio per le popolazioni mononucleate (monociti). La procedura adottata ha permesso di ottenere un concentrato leuco-piastrinico molto ricco in piastrine che correlano significativamente con la concentrazione dei più rappresentativi fattori di crescita piastrinici (PDGF-AB, TGF-β1), dopo attivazione con trombina. Questo permette entro certi limiti di stimare, valutando il conteggio delle PLT, la concentrazione dei GFS espressa dall'emocomponente attivato e applicato sulle lesioni. Le correlazioni evidenziate fra le concentrazioni delle cellule pre-raccolta e del concentrato leuco-piastrinico consentono una stima dei livelli di concentrazione per singola popolazione cellulare in ogni singolo donatore/paziente. Questa dipendenza dimostra come la configurazione di separazione adottata possa fornire un'emocomponente di composizione prevedibile, con la possibilità di stimare cosa e quanto si va ad applicare sul tessuto leso, a tutto vantaggio della qualità della terapia.