Il nuovo allestimento di pittura pompeiana al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: contesti e temi
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2008/2009
- Relatore:
- Irene Bragantini
- Facoltà:
Lettere e Filosofia
- Corso:
Beni Archeologici
- Cattedra:
Archeologia e storia dell'arte romana
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 134
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.55 Mb
Descrizione Il nuovo allestimento di pittura pompeiana al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: contesti e temi
Nel lavoro di tesi sono spiegati i criteri seguiti per l'allestimento (inaugurato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nell'aprile 2009) degli affreschi di età romana. Le pitture, provenienti soprattutto dall'area vesuviana, sono trattate ciascuna con una scheda "anagrafica” e un breve apparato storico-artistico (le schede sono poi state pubblicate nel catalogo del museo). La struttura della tesi si articola attraverso alcuni punti fondamentali per comprendere appieno il significato e il valore della collezione delle pitture pompeiane: la storia della collezione stessa, dalla scoperta delle città vesuviane ai vari allestimenti degli affreschi nel corso di tre secoli; un elaborato esplicativo sulle varie fasi della decorazione pittorica nel mondo pre e romano; una precedente esperienza di allestimento per contesti (le decorazioni del tempio pompeiano di Iside conservate a Napoli); infine, le linee guida che sottostanno alla mostra permanente di pittura pompeiana al Mann. I principi che le curatrici dell'allestimento, la dott.ssa V. Sampaolo (attuale direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e la prof.ssa I. Bragantini (docente di archeologia e storia dell'arte romana presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale”), hanno perseguito per l'esposizione sono, da una parte, l'attenzione ai contesti di provenienza delle pitture (domus, ambiente, parete) e alla sequenza cronologica delle stesse e, dall'altra, la scelta di "mettere insieme” alcuni affreschi per temi: mitologico, paesaggi, nature morte, pittura "popolare". Il recente allestimento ha dato nuovo impulso alle attività del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (cha dal punto di vista del numero di reperti è tra i massimi al mondo), nonché ha restituito alla cittadinanza (turisti e studiosi) un importantissimo punto di partenza (o di approfondimento) della comprensione della pittura domestica romana.