Origine e dinamiche dei gruppi terapeutici in età evolutiva di Veronica Sarno

Origine e dinamiche dei gruppi terapeutici in età evolutiva

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2010/2011

Relatore:
Margherita Guelfo
Correlatore:
Anna lisa Amodeo
Corso:

Psicologia

Cattedra:

valutazione psicologica e counselling psicologico

Lingua:
Italiano
Pagine:
247
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
1.71 Mb

Descrizione Origine e dinamiche dei gruppi terapeutici in età evolutiva

La mia tesi si focalizza sui gruppi terapeutici in età evolutiva. Mi sono occupata di indagare se i gruppi possano essere un efficace mezzo terapeutico nella cura nell’età evolutiva, in tal senso, le mie ricerche hanno mirato a rintracciare all’interno di essi i fattori che possano avere validità terapeutica. Il gruppo terapeutico per l’età evolutiva è creato tenendo conto dell’età, infatti vi sono gruppi per bambini di età prescolare, gruppi di bambini di età di latenza e di adolescenti. Qualunque tipo di gruppo terapeutico per l’età evolutiva si caratterizza per essere costituito da un gruppo di pari e dal terapeuta che è l’unica figura adulta di riferimento. La composizione del gruppo e la differenza generazionale richiamano l’immagine della famiglia, per questo ciascun paziente sposta le proprie condotte abituali disfunzionali, che nel gruppo il terapeuta osserva e può condurre ad una risoluzione. Il terapeuta si relaziona al mondo ed al linguaggio dell’età evolutiva con l’ausilio del gioco, che è considerato un’equivalente della parola per l’adulto. All’interno dei gruppi, il gioco facilita gli scambi fra i membri e il terapeuta, esso è in grado di canalizzare l’eccitazione e l’angoscia, favorendo così il lavoro che il gruppo deve compiere. Affinché il gruppo abbia effetti terapeutici, prima della sua creazione, i terapeuti svolgono dei colloqui preliminari al fine di capire quali pazienti siano più adatti ad un determinato gruppo piuttosto che ad un altro, egli quindi effettua una valutazione psichica dei possibili membri che dovranno costituire un gruppo. La tecnica scelta varia in funzione dell’età e della patologia, è in base allo studio delle caratteristiche delle persone che il terapeuta potrà fare delle variazioni alle tecniche già note al fine di “personalizzare” la terapia per quel determinato gruppo di pazienti. Il terapeuta nella creazione di un gruppo è influenzato dal suo quadro teorico di riferimento. Ho studiato il filone americano, inglese e francese; esistono differenze fra questi tre filoni. I gruppi terapeutici della scuola americana si ispirano alla psicologia dell’io, della quale Anna Freud è stata una figura centrale, il gruppo serve per valorizzare le peculiarità di ogni partecipante. Il filone inglese è stato invece persuaso dalle teorie sul gruppo di Bion, il quale prevede che sia l’intero gruppo ad essere oggetto d’analisi. Per la scuola francese, influenzata dalle teorie di Anzieu e di Kaes, il gruppo è oggetto d’investimento da parte dei componenti del medesimo gruppo. In questa tesi sono stati trattati gruppi terapeutici per l’età evolutiva di psicodramma, gruppi che hanno adottato metodi di ergoterapia ed infine gruppi che hanno usato oggetti a mediazione. Lo psicodramma ideato da Moreno si basa sulla possibilità di assumere e interpretare uno o più ruoli relativi a un’esperienza critica di uno dei partecipanti mediante la messa in scena, dove l’improvvisazione drammatica ha un effetto di catarsi emotiva. Lo psicodramma è stato poi ripreso dagli analisti francesi in chiave psicoanalitica. Per Anzieu le azioni psicodrammatiche permettono di rivivere il dramma, consentendo che si verifichino riparazioni simboliche al dramma personale. I coniugi Lemoine consideravano lo psicodramma per adolescenti uno spazio privilegiato per le sperimentazioni e per l’espressione, e per nuove identificazioni dell’io, preferendo che fossero messi in scena i sogni, in contrapposizione ad eventi reali preferiti sia da Moreno che da Anzieu. Nello psicodramma, il fattore terapeutico per eccellenza è l’azione, tuttavia anche nei metodi di ergoterapia, terapie basate sul lavoro, il compiere delle azioni è rilevante. In America Slavson ha dato vita a gruppi terapeutici per bambini di età di latenza, per curarne i disturbi del comportamento; la terapia era basata sull’attività, per lui l’attività esperienziale era un modo per modificare i comportamenti inadeguati, ma il bambino, nel rispetto della propria individualità, doveva sviluppare in maniera autonoma dei cambiamenti funzionali attraverso le attività svolte con materiali messi a disposizione come plastilina, ma anche chiodi, martelli, trapani e dei pezzettini di legno, che ciascuno sceglieva secondo le proprie attitudini. In questa terapia è quindi il lavoro svolto ad essere il centro della cura. Anche nel metodo di ergoterapia proiettiva il lavoro manuale svolge un ruolo fondamentale nella cura; Bedos e Garrabè hanno pensato di far costruire delle marionette a gruppi terapeutici per adolescenti. La fabbricazione materiale della marionetta costituisce contemporaneamente sia un prodotto del soggetto che l’ha costruita, che un simbolo del suo creatore, essa avveniva seguendo le indicazioni del conduttore, ma la scelta del personaggio era decisa dai ragazzi, al termine della costruzione, esse venivano animate in uno spettacolo, che si dimostrava essere un trasferimento dei conflitti degli adolescenti sulle marionette.

€ 24.00
Download immediato
servizio Prenota Ritiri su tesi Origine e dinamiche dei gruppi terapeutici in età evolutiva
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti